Un giorno di festa. Omegna oggi si scopre più bella, più ricca, più fantasiosa e ancor più a dimensione di bambino. Inaugurato infatti, nel giorno del suo centunesimo compleanno, il museo dedicato a Gianni Rodari. Tantissime le autorità presenti per la cerimonia ufficiale, con il taglio del nastro e le prime visite guidate: i primi ad entrare nei locali di via Carrobbio sono stati venti fortunati bambini.
"Gianni -ha raccontato Pino Boero, curatore del museo e presidente della giuria del Festival di Letteratura per Ragazzi- avrebbe sicuramente sorriso all'idea di avere un museo: avrebbe detto con la sua solita straordinaria ironia, 'Volete museificarmi?'. Ma, battute a parte, sono sicuro che se lo avesse potuto vedere ne sarebbe stato felice ed orgoglioso. Perché lo abbiamo pensato e realizzato proprio per lui: un museo leggero, senza ridondanze, senza troppe immagini che mettono le persone su un piedistallo. Un museo virtuale, da vivere e da giocare, all'insegna di quella molteplicità che lui amava. Tante occasioni, tutte colorate, per fare esperienza. Partendo dalle prime stazioni -ha sottolineato Boero- si scopre l'Omegna creativa, non solo in senso letterario, ma legata al casalingo ed all'industria. Ci sono i paesi vicini protagonisti delle sue storie, come il Barone Lamberto o il motociclista di Pettenasco, cui tutti facevano la pipì nel casco. La vita e la creatività di Rodari sono state un atto d'amore per Omegna, oggi noi tutti inauguriamo questo museo come atto di amore e rispetto nei suoi confronti” ha concluso Boero.