Attualità - 27 settembre 2021, 19:40

È di nuovo allarme per la biglietteria della stazione di Stresa a rischio chiusura

Tutti al lavoro per scongiurare un’eventualità che penalizzerebbe residenti e turisti

È di nuovo allarme per la biglietteria della stazione di Stresa a rischio chiusura

La stazione ferroviaria di Stresa resterà senza biglietteria? È di nuovo allarme a Stresa, dove a giorni, il 3 ottobre secondo quanto appreso, dovrebbe andare in scadenza il contratto delle due addette che da quattro mesi a questa parte stavano garantendo l’apertura dello sportello.

Il problema, per la verità, si ripresenta ormai da alcuni anni, ovvero da quando Trenitalia ha optato per il declassamento della stazione internazionale, che via via ha perso i suoi servizi. Un danno per tutto il territorio provinciale, valutato che il sito è assai frequentato e utilizzato dai pendolari di tutto il Vco. Stresa, infatti, è l’unica stazione dove fermano i Cisalpini internazionali e, quindi, raccoglie anche il movimento turistico che ruota attorno al lago Maggiore. Nei mesi passati le istituzioni locali si erano mosse a tutti i livelli per evitare uno stop definitivo che sarebbe stato -e lo è tuttora- molto dannoso per il Vco. Ultimi in ordine di tempo erano stati il senatore Enrico Montani, col suo interessamento in sede romana, e il governatore del Piemonte Alberto Cirio che aveva fatto altrettanto da Torino. E in prima linea, ovviamente, anche il sindaco della Perla del Lago Marcella Severino. Nelle scorse ore, appresa la notizia dello scadere dei due contratti, non certo un fulmine a ciel sereno, a Stresa e dintorni è subito ripartita la caccia alle eventuali soluzioni che possano scongiurare la chiusura della stazione. E l’allarme è scattato, grazie al passa parola in rete e sui social, soprattutto tra lavoratori e studenti che ogni mattina si recano a Milano.

A giugno di quest’anno, lo ricordiamo, Trenitalia aveva concesso la riapertura solo per l’estate. Adesso il 3 ottobre scade il contratto delle due lavoratrici allo sportello. “A giugno scorso il lavoro di squadra aveva evitato la chiusura, la speranza è che oggi quell’opera buona tra i vari politici si ripeta”, commenta uno stresiano. Ma se la notizia fosse invece confermata, ne conseguirebbe anche che gli utenti sarebbero costretti a recarsi o a Verbania o ad Arona per acquistare un biglietto attraverso i canoni tradizionali. Non solo questo, però. “La biglietteria ferroviaria non si riduce alla semplice stampa e rivendita di titoli di viaggio, ma è anche un utilissimo servizio di informazione, assistenza e supporto ai viaggiatori”, dice un altro stresiano a VcoNews.


Redazione

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