Cultura - 03 agosto 2021, 17:10

Malescorto, 'Le Syndrome d'Archibald' miglior corto della 21ma edizione

Decretati sabato 31 luglio i vincitori del Festival Internazionale di Cortometraggi. Appuntamento al 2022 con la nuova edizione

Malescorto, 'Le Syndrome d'Archibald' miglior corto della 21ma edizione

1.212 corti ricevuti, di cui 686 ammessi alla preselezione: dalla finzione all'animazione, dal documentario al mockumentary, videoclip, cinema sperimentale, videoarte, spot pubblicitari e molto altro ancora. Sono questi alcuni dei dati salienti della ventunesima edizione di Malescorto, il festival di cortometraggi appena conclusosi a Malesco, in Valle Vigezzo.

Il pubblico che anche quest'anno ha seguito fedelmente le serate di proiezione del festival vigezzino ha potuto vivere un vero e proprio giro del mondo, dall'Africa all'Asia, dall'Europa all'Oceania. Ben 61 paesi del mondo sono stati rappresentati e si sono idealmente riuniti nel piccolo borgo di Malesco: la ventunesima edizione di Malescorto (sostenuta da Regione Piemonte, Ente Parco Nazionale Val Grande, Fondazione Comunitaria del VCO, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle province di Novara e VCO, Associazione Musei dell’Ossola e Centro Servizi per il Territorio Novara-Vco) è stata molto apprezzata dal pubblico, numeroso fin dalla prima giornata, sia online che in presenza.

Il Cinema Comunale di Malesco ha ospitato dal 27 al 30 luglio, ogni sera, le proiezioni dei cortometraggi della Selezione Ufficiale. Sabato 31 luglio, nell'ambito della giornata conclusiva, il pubblico ha potuto fare una full immersion, visionando su grande schermo i cortometraggi vincitori. Ha riscosso successo anche l'iniziativa Malesco si presenta, tanto che gli organizzatori hanno deciso di prorogarla fino a sabato 7 agosto. Gli esercizi e le associazioni aderenti all'iniziativa offrono al pubblico del Festival alcune proposte speciali, nuove ed originali. Grazie ad un concorso a premi, i fortunati vincitori avranno la possibilità di aggiudicarsi buoni sconto, biglietti della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, sedute benessere, gadget “Malescorto”, libri, pubblicazioni, prodotti del territorio, cene, ingressi in strutture museali e ricreative e molto altro. Malesco si presenta è realizzata grazie a numerosi esercenti di Malesco, Finero e Zornasco e di alcuni partner del territorio.



Vincitori e motivazioni Malescorto 2021:



Miglior Corto Documentario

Oxigeno”

di Luis Murillo Arias

La brevità del 2ilm non concede distrazioni o cali di tensione, non ti perdi un solo fotogramma: tutto è indispensabile, nulla è super2luo. Il tema: è un dramma senza soluzioni, la lotta a tutti i costi per la vita, ben sapendo che non vi è scampo e proprio per questa ragione sei affamato di vita.

La tecnica di ripresa: semplice, a prima vista sembra un pachwork di immagini amatoriali, il formato a volte quadrotto ricorda i 2ilmini 8mm "dantan", frammisti a fotogra2ie da album di famiglia... la sovraimpressione e certe sfocature ti danno l'idea di riprese amatoriali...nella realtà tutto è voluto e studiato a fondo con una costruzione dell'immagine impeccabile, formata da passaggi di costruzioni verticali a orizzontali che cambiano con un ritmo mai uguale, aumentando continuamente la tensione.

Anche gli attori sono perfetti nella loro apparente semplicità ma ricordiamoci quale grande partita stanno giocando: i loro sentimenti e lei...la sua vita. Il tutto accompagnato da una "semplice" musica che però, forse suggestionato da un testo spagnolo, mi ricordava la corrida..."a la cinco de las tarde..."(F.Garcia Lorca-Lamento di Ignazio), anche in questo caso una lotta per la vita...



Premio Trasmettere Architettura

Artiko”

di Josu Venero, Jesus Mari Lazkano

Un meraviglioso paesaggio mutevole con il trascorrere del tempo, un grande architetto chiamato natura che disegna palazzi di ghiaccio modellati dal vento. Lo scorrere delle immagini fa apprezzare le arti maggiori: la pittura ovvero il risultato dell’incontro tra l’artista silenzioso e il paesaggio rumoroso, l’architettura dei freddi giganti di ghiaccio, la musica, sia quella suonata, sia quella dei sordi crepitii o dei fragorosi addii delle sculture di pietra fredda e ancora del vento, la voce narrante del poeta che racconta l’emozione e la tragicità degli ineluttabili eventi avvolti in una danza distruttiva senza sosta, lenta e repentina. Il paesaggio, il centro del tutto, viene intrappolato nei disegni dell’artista ma ecco che in breve non esiste più.

Artiko è identi2icata come Itaca, terra agognata cui ciascuno aspira, meta di un viaggio (la vita) che dovrebbe soddisfare il bisogno di conoscere la verità. Come Itaca, anche Artiko rappresenta la conoscenza, purtroppo una volta terminato il viaggio, né l’ambiente né l’artista saranno più gli stessi. Rimarranno soltanto appunti su un quaderno.

“L’orgoglio e l’arroganza degli esseri umani distruggono da lontano”; è forte il messaggio trasmesso ed è chiaro che la tutela del paesaggio, dell’ecosistema e dell’ambiente è urgente e indifferibile. Comunque, al di là del messaggio chiaramente espresso il cortometraggio suscita forti emozioni: lo stupore davanti all’immensa architettura della natura forte e imponente che ci fa sentire piccoli ma purtroppo capaci di distruggere tanta straordinaria bellezza.Solo l’arte potrà conservarne il ricordo.



Miglior Corto di Animazione

Minotauro”

di Enrique Diego

Un prodotto di alto livello, un 2ilm completo: in tutti i sensi. Completo e vero perché sono veri i proiettori che illuminano le scene come vere sono le scenogra2ie: perfette. Pregevole è il mix di materiali con i quali i pupazzi sono costruiti: dalla resina al lattice, a qualsiasi materiale che permette di raggiungere il miglior risultato visivo possibile. Le luci, i campi e i contro campi, la scenogra2ia, i modelli; tutto l’insieme, esalta a volte il mistero, a volte la tenerezza e certamente i sentimenti e le emozioni dei due personaggi. Un prodotto molto coraggioso, come molto coraggioso è il messaggio che ci raggiunge delicato e potente allo stesso tempo.

Il problema del diverso; dif2icile da accettare quanto è facile isolarlo. Veramente una bellissima sceneggiatura e una realizzazione perfetta: i personaggi, i fondi, l’uso delle quinte, sono il sapiente lavoro di un ottimo regista e una squadra di pochi, bravissimi professionisti!



Premio Cinema e Sviluppo Sostenibile

Sleepless/Repeat Until Death”

di Sil Van der Woerd e Jorik Dozy

Ogni inquadratura è perfettamente equilibrata, i pesi, nel cono focale, di persone e cose è sempre ineccepibile, bella la luce e la storia, semplice, è raccontata in modo sobrio. La mdp, sempre in movimento, fa “scivolare” molto bene il racconto. Decisamente importante è la direzione degli attori o dei non-attori: personaggi veri che solo con sguardi o leggere inclinazioni del viso riescono a raccontare la loro storia ma soprattutto farla assorbire a noi che siamo lontani da quella realtà.



Miglior Corto di Finzione

Figurant”

di Jan Vejnar

Veramente un buon prodotto. Denis Lavant, il protagonista, ricopre il ruolo a lui più congeniale. L’essere umano che subisce le situazioni ma cerca di sopravvivere. Il perdente che riesce quasi sempre a recuperare. La storia è carina, surreale e ben raccontata, una storia che non calca la mano sull’evento reale/surreale ma si concentra, ovviamente, sul personaggio. Vejnar, il regista è un professionista con tanta esperienza che sa costruire inquadrature perfette e calibrare molto bene le varie azioni.



Premio Assoluto Malescorto 2021

Le Syndrome d’Archibald”

di Daniel Perez

Un lavoro creativo di alto livello. La storia di un ragazzo con un “disturbo” abbastanza improbabile reso probabile da una regia essenziale che segue “in punta di piedi” la storia. È proprio questo tipo di regia leggera che valorizza e rende il racconto perfettamente credibile. Una sceneggiatura che non cade mai nella gag per far ridere ma fa sorridere pensando a quello che potrà accadere. Il regista racconta gli accadimenti da narratore esterno senza aggiungere o togliere nulla. Una recitazione asciutta, essenziale, non ci sono sbavature, la storia scivola via usando il surrealismo; l’improbabile proposto in modo estremamente logico, diventa possibile. I personaggi sono centratissimi. Archibald è “l’alieno” che abita nella porta accanto!



Selezione MaleSchools

Vincitore

Ordine”

di Istituto Alberghiero “Mellerio - Rosmini”, Domodossola (VCO)

Il corto racchiude un messaggio importante che riguarda il futuro degli studenti, i quali grazie alla perseveranza, all’impegno e alla fatica, potranno ambire alla realizzazione personale e ad una soddisfazione futura. Profondo, 2iloso2ico e introspettivo, “Ordine” racconta le titubanze, le incertezze e la paura di chi deve scegliere la propria strada. Dal punto di vista tecnico, ottima fotogra2ia, molto buona la colonna sonora e più che discreta la recitazione. Da premiare per la completezza , la complessità e la cura nei minimi dettagli.

Menzione Speciale

Aloucs”

di I.C. “Giovanni XXIII”, Santa Maria a Vico (Caserta)

“Aloucs” è un corto simpatico, divertente, volutamente leggero e ben recitato. E’ stato apprezzato dalla giuria da un punto di vista tecnico per la scelta di un format “sit- commediale”, per l’idea originale, ma anche per il messaggio riguardante l’utilizzo dei nuovi media e per la partecipazione attiva degli insegnanti.

Menzioni di Merito

Da noi a te”

di I.C. “Giovanni XXIII”, Santa Maria a Vico (Caserta)

Il corto tratta un tema di attualità, il bullismo in maniera più veritiera, rispetto ad altri 2ilm e descrive quali possano essere le dinamiche di gruppo. Discreta la recitazione e interessante la scelta delle musiche.

Una scuola a colori”

di I.C. “Oberdan - Foscolo”, Napoli

Un corto leggero, simpatico e giocoso che sa cogliere i sorrisi e la spensieratezza dei giovani protagonisti. Interessanti le scelte cromatiche e l’abbinamento dei costumi all’ambientazione. L’assenza di dialogo è funzionale e accentua l’espressività dei bambini.



Selezione Territori



Vincitore

Mustang Blues”

di Armando Trivellini

Nonostante sia abbia l’impressione di trovarsi di fronte ad una storia già sentita, Mustang blues risulta essere ben raccontato, con il giusto ritmo e spinge a ri2lettere su certe tematiche. Dal punto di vista tecnico il corto è convincente anche per la resa del paesaggio e delle persone coinvolte.

Menzione speciale

I Catch You. Nightmare in Search of an Author”

di Lorenzo Mannino

Sapiente regia, buoni la recitazione e il montaggio che sa rendere la storia attraente nonostante venga trattata una tematica non facile da raccontare. Le scelte registiche sono riuscite a garantire la suspense.



Selezione Volontariato & Solidarietà

Menzioni speciali

Bienvenus”

di Ana Puentes Margarito

Raccontare l’esperienza di volontariato con gli occhi del volontario è chiaramente una prassi comune. Ciò che è interessante in questo video è lo sguardo giovane e femminile, in relazione con ospiti uomini appartenenti a una cultura molto diversa, dove la 2igura femminile non è certamente emancipata come la protagonista. La dif2icoltà di relazionarsi, il percorso di ri2lessione e critica fatto dalla giovane volontaria rappresentano secondo noi i punti di forza di questo corto. Emerge chiaramente come il volontariato sia una costruzione che avviene attraverso la relazione, l’autocritica e la ri2lessione sul proprio ruolo, e come grazie alla consapevolezza e la messa in discussione si riescano a superare barriere culturali e relazionali, facendo emergere il valore dell’attività di volontariato, in questo caso speci2ico tra chi accoglie e chi viene accolto, con un benvenuto appunto.

Quando ne senti la mancanza”

di Michele Orlandi / Cooperativa Sociale Totem Onlus, SOS Malnate Onlus

Questo è certamente il corto che più abbiamo apprezzato tra quelli visionati. Un’idea, un racconto sul volontariato, capace soprattutto di mettere in scena la storia con ironia, cosa assolutamente non scontata e semplice quando si parla di volontariato. Abbiamo apprezzato la volontà di costruire una storia e raccontarla, con tono ironico e capace di fare ri2lettere lo spettatore sul fondamentale ruolo dei volontari: se non ci sono o scioperano cosa mai potrebbe accadere? Un disastro! La svalutazione della volontà di fare il volontario da parte del padre, a discapito di una carriera professionale più legittimata, che impone al proprio 2iglio solamente lo studio, è un bel modo per raccontare quanto l’attività di volontariato (gratuita e dove non si ricerca il successo o la carriera) possa essere in taluni casi sottostimata. E proprio solo “Quando ne senti la mancanza” ci si rende conto di quanto sia indispensabile il volontariato e il grande valore che l’attività di volontariato ha per tutti.

Following Life. Vite Volontarie”

di Il Terzo Segreto di Satira / We World Onlus

Tre storie individuali per raccontare l’importanza del volontariato, per sé e per le comunità dove si opera. Il video ha certamente qualità tecniche superiori a tutti gli altri e ha il merito di far emergere una forma di volontariato che caratterizza le giovani generazioni: esperienza personale di vita, messo in atto secondo obiettivi (oltre che valori), itinerante. Il mondo del volontariato non è escluso da mutamenti e questo video ben evidenzia come per i giovani, oggi, l’attività di volontariato non sia solamente un fare qualcosa per qualcun altro ma è un’esperienza arricchente per sé, dalla quale si acquisiscono competenze spendibili anche dal punto di vista professionale, dove ci si mette continuamente in gioco, instaurando relazioni con il team di lavoro e la comunità in cui si opera. Altro elemento è il carattere sempre più competente del volontario: non ci si improvvisa e non si può avere solamente molta buona volontà, ma sono necessari dei saperi da mettere al servizio della realtà in cui si opera. Un volontariato 2lessibile, personale e professionale.



(Foto credit Riccardo Rapini)

C.S.

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