Cusio - 31 luglio 2021, 19:30

Omegna, Italia Viva: “Chiusura anticipata dei locali non è la risposta giusta agli episodi di vandalismo”

“Chiudere tutto è facile, cosa più difficile sarebbe cercare una soluzione articolata che sia in grado di trovare una soluzione ai problemi di questa città”

Omegna, Italia Viva: “Chiusura anticipata dei locali non è la risposta giusta agli episodi di vandalismo”

Anche Italia Viva si inserisce nel dibattito scatenatosi negli ultimi giorni ad Omegna sulla chiusura anticipata di bar e locali notturni. C'è chi spinge per il "coprifuoco" e chi invece critica aspramente la scelta prospettata dal sindaco Paolo Marchioni, che lunedì, al Forum, incontrerà gli esercenti.

"Noi -sottolinea il referente cusiano del partito di Renzi, Marco Tagliaferri- riteniamo che la scelta di questa amministrazione di chiudere i locali sia l’ennesima trovata sbagliata, che di fatto invita i nostri ragazzi a vivere le loro notti da un’altra parte e non a Omegna. Una scelta ancora più discutibile se si pensa che i nostri locali, così come quelli di molte altre realtà, escono da un periodo di grandi limitazioni che probabilmente con l’autunno si ripresenteranno. Sembra che questa amministrazione persegua il progetto di rendere difficile la vita dei più giovani. Prima limitando le opportunità delle giovani famiglie con la chiusura dell’asilo, ora con i limiti ai locali e nel mezzo con la mancanza di un piano progettuale per la creazione di spazi e infrastrutture che rendano la città rodariana un posto bello in cui vivere anche per loro. Chiudere tutto è facile, cosa più difficile sarebbe cercare una soluzione articolata che sia in grado di trovare una soluzione ai problemi di questa città. Riteniamo che non sia limitando gli orari che si possa trovare una risposta agli episodi di vandalismo, che troveranno invece ampie praterie in una città deserta. Pensiamo che non esitano soluzioni miracolose me ci sentiamo di mettere in campo alcune idee che speriamo possano essere discusse in città. Come prima considerazione pensiamo che solo una città viva e ricca di eventi possa marginalizzare gli elementi che non riescono a restare all’interno delle regole, non è chiudendo prima, ma semmai proponendo iniziative che portino ancora più persone per le strade che si riuscirà a riempire quegli spazi che attraverso il coprifuoco resteranno a solo appannaggio dei più esagitati. In secondo luogo bisogna proseguire un dialogo con le attività del settore, affinché vengano maggiormente coinvolte e responsabilizzate nella gestione nel controllo degli spazi, perché una città civile può essere migliore anche per loro. Sempre in questa direzione sarebbe opportuno ipotizzare la stipula di una forma assicurativa contro i vandalismi che coinvolga da un lato l’amministrazione e dall’altra le attività” conclude Tagliaferri.





Daniele Piovera

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