Cusio - 29 giugno 2021, 18:40

Resistono le donne di Massiola: “Abbiamo voglia di un paese vivo e di ricominciare”

“Se solo ci avessero ascoltate. Lo avevamo detto che quel versante non era sicuro"

Resistono le donne di Massiola: “Abbiamo voglia di un paese vivo e di ricominciare”

Forti, coraggiose, testarde, caparbie. Sono le donne di Massiola: loro le protagoniste dell'incontro di lunedì mattina con il deputato ossolano del Pd Enrico Borghi ed il presidente Uncem Marco Bussone. Hanno ascoltato, fatto domande, hanno espresso i loro dubbi e la loro rabbia per quello che fino ad oggi non ha funzionato. Ma hanno soprattutto espresso ottimismo per il futuro, perché loro non mollano.

"Abbiamo voglia di ricominciare, abbiamo voglia di un paese vivo. Speriamo che si sentano le autorità, che ci ascoltino e che agiscano. Non vogliamo rimanere soli, vogliamo ripartire: abbiamo già perso una persona anziana che per l'impossibilità di utilizzare la sua auto sulla strada sopra si è trasferito a Omegna. Vogliamo evitare che succedano altri episodi simili” ha sottolineato Rosy Scalabrini.

Ha perso la sua casa la signor Franca Iob. "All'inizio ero felice di essere viva: ero scesa a Omegna due giorni prima, altrimenti sarei morta. Poi, dopo le emozioni iniziali, ho dovuto anche andare da uno specialista perchè vedere la casa dove ho vissuto 62 anni con mio marito distrutta  è stato un trauma. Ma io amo Massiola e i suoi abitanti: per questo ho affittato una casa e sono tornata. Ma certo che quando vedo le macerie, i rubinetti della mia cucina e dei bagni, la cassa acustica della chitarra di mio figlio, i pensieri si fanno negativi". 

Anna Rita Ricca e Rita Martinoli nella loro casa non sono entrate ancora. "Le case sono in piedi dopo la frana, ma la paura è tanta e non ce la sentiamo. Ci sono danni strutturali: in frantumi sono andati i sacrifici di una vita. Se solo ci avessero ascoltate: avevamo detto che quel versante non era sicuro".

Daniele Piovera

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