Si chiama Kari. Ed è il nuovo dispositivo medico attivato al Coq attraverso il quale si può coinvolgere i pazienti in una riabilitazione a distanza. Il macchinario è composto da un sensore, indossabile in varie parti del corpo per misurare i movimenti del paziente, da un’applicazione installata su un tablet e da un gestionale web per il fisioterapista attraverso cui si può monitorare la terapia.
Attualmente il dispositivo è in uso sui primi pazienti che accedono all’ambulatorio di fisioterapia del Centro Ortopedico di Quadrante a seguito di un intervento chirurgico che contempla la ricostruzione del legamento crociato anteriore, di stabilizzazione secondo Latarjet e di protesi totale.
“A breve poi -hanno evidenziato in conferenza stampa la dottoressa Fabiana Forte ed il dottor Claudio Troti, rispettivamente direttrice del servizio di recupero e rieducazione funzionale e direttore operativo- il sistema sarà proposto anche ai pazienti ricoverati, sottoposti ad intervento di protesi totale di anca o ginocchio, per integrare e proseguire in autonomia in camera di degenza il lavoro riabilitativo effettuato giornalmente con il fisioterapista”.