Economia - 27 maggio 2021, 17:00

Sicurezza sul lavoro, la rabbia dei sindacati: "È un'emergenza, ma si parla solo di sblocco dei licenziamenti"

Cgil, Cisl e Uil propongono "una patente a punti per monitorare le imprese, che vanno comunque aiutate e sostenute"

Sicurezza sul lavoro, la rabbia dei sindacati: "È un'emergenza, ma si parla solo di sblocco dei licenziamenti"

"In questo periodo sentiamo tante parole sullo sblocco dei licenziamenti, ma nessuno dice una parola sugli incidenti sul lavoro". Con queste parole Gianni Cortese, segretario regionale e provinciale di Uil, ha sintetizzato in poche parole i maggiori timori del mondo sindacale quando le cronache riportano ogni giorno di casi di tragedie di questo genere. 

UNA PATENTE A PUNTI PER LE IMPRESE

A rilanciare l'allarme sono Cgil, Cisl e Uil insieme, in piazza Castello a Torino, proprio di fronte alla Prefettura. "Lanciamo la proposta di una patente a punti, per le imprese - continua Cortese - così da poter monitorare le situazioni e valorizzare chi da attenzione". 

"Ma bisogna battersi ogni giorno per tutelare la salute di ogni singola persona in ogni luogo di lavoro - sottolinea Enrica Valfrè, segretaria di Cgil Torino - Ci sono aziende che considerano le persone come costi, gli incidenti come effetto collaterale sulla strada del profitto. Ci si ammala in fabbrica, ma anche in smart working o lavorando come rider. Ci va una cultura che metta al centro il rispetto e la sicurezza di ogni persona".

"Serve un segnale forte alla politica - conclude Domenico Lo Bianco, segretario provinciale di Cisl - di fronte a un aumento di questo genere di incidenti e famiglie. La sicurezza non è solo un diritto, ma la vera priorità del Paese. Una ferita aperta che non può essere più tollerata".

UN DOCUMENTO IN 7 PUNTI

I sindacati hanno poi elaborato un documento di 7 punti da sottoporre al prefetto di Torino, Claudio Palomba. Nel testo, Cgil Cisl Uil si appellano a governo e parti datoriali per tutelare la salute e la sicurezza in ogni ambiente di lavoro e nello svolgimento di ogni mansione lavorativa.

In particolare, si chiede di rilanciare controlli e ispezioni, assumendo subito nuovi ispettori e medici del lavoro e di avviare una campagna di sensibilizzazione ad ogni livello, a partire dalle scuole perché la cultura della sicurezza è il vaccino più efficace contro gli infortuni e le morti sul lavoro. In tutti i luoghi di lavoro deve essere presente la rappresentanza, contrattuale e tecnica, quindi Rsa/Rsu-Rls/Rlst, regolarmente eletti e periodicamente formati e aggiornati.

"Anche le aziende devono essere sostenute nell’innovazione e ammodernamento delle tecnologie e nei dispositivi di protezione individuale", concludono i rappresentanti dei lavoratori.


Redazione Torino

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