Attualità - 24 maggio 2021, 17:34

Viveva da due mesi a Verbania la ricercatrice morta con il fidanzato

Dal Cnr: "Si era ben inserita nel gruppo di ricerca coordinato dalla dottoressa Nicoletta Riccardi"

Viveva da due mesi a Verbania la ricercatrice morta con il fidanzato

Lavorava al Cnr da poco più di due mesi Serena Cosentino, la ricercatrice morta insieme al fidanzato nella tragedia della funivia Stresa – Mottarone. Era la vincitrice della borsa di studio sulle “Nano Microplastiche del Lago Maggiore” cofinanziata dalla Fondazione comunitaria del Vco, da quelle delle province di Novara e Varese, da associazioni imprenditoriali e aziende pubbliche e private. “Posso dire che s’era ben inserita nel gruppo di ricerca coordinato dalla dottoressa Nicoletta Riccardi – dichiara il responsabile di sede, dottor Aldo Marchetto -. Il poco tempo trascorso nell’istituto e le restrizioni che ci hanno costretto a limitare i rapporti umani al nostro interno, purtroppo, ci hanno impedito di andare oltre una conoscenza limitata all’aspetto professionale”.

La dottoressa Cosentino era laureata in Monitoraggio e riqualificazione ambientale all’Università La Sapienza di Roma. La morte prematura ha troncato sul nascere una carriera professionale iniziata sotto i migliori auspici in una sede del Cnr nota a livello internazionale, impegnata in una ricerca di grande attualità.

Redazione

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