Attualità - 19 aprile 2021, 19:00

Sei Comuni della fascia litoranea uniti nel Distretto commerciale del lago Maggiore?

Arona e Stresa gli enti capofila di un progetto nato per contrastare la crisi e accedere a fondi regionali

Sei Comuni della fascia litoranea uniti nel Distretto commerciale del lago Maggiore?

E se l'unione facesse davvero la forza? Devono aver pensato questo i sei Comuni della fascia litoranea che di recente, coinvolti da Arona, hanno ipotizzato di unire le loro energie per aprire nuovi scenari commerciali e non solo. Scopo del progetto, che sta prendendo forma in questi giorni, è proprio quello di dar vita al Distretto commerciale del lago Maggiore. Si tratta di un’alleanza che, quanto meno sulla carta, potrebbe rinvigorire il comparto locale e conseguentemente il turismo, due dei settori più falcidiati dalle chiusure imposte dall’emergenza in corso. Per raggiungere l’obiettivo si farà ricorso a fondi regionali e leva sul patrimonio culturale e naturalistico del Vco e novarese. Le amministrazioni coinvolte -legate dalla continuità territoriale, presupposto per dar vita all’iniziativa- sono quelle di Arona appunto, che fa da capofila, e poi Stresa, Belgirate, Lesa, Meina e Dormelletto. Una spruzzata di Vco e molta provincia di Novara; tutti piccoli centri. Al progetto hanno aderito, tra gli altri, anche Confcommercio Alto Piemonte, la Pro Loco Arona, l’Ente Fiera del Lago Maggiore e la Provincia di Novara.

Il sindaco di Stresa Marcella Severino ha già illustrato su VcoNews i benefici che il “suo” Comune e gli altri potrebbero trarre dalla costituzione del Distretto. “Potremo partecipare a bandi indetti dalla Regione Piemonte - ha spiegato Severino - e, soprattutto, creare una sinergia in termini di promozione pubblicitaria”. I problemi, a rigor di logica, non sono da escludersi e potrebbero spuntare quando il nuovo soggetto -se prenderà forma- rischiererà di sovrapporsi agli altri analoghi già esistenti. Per esempio, tanto per citarne uno, al Distretto dei laghi e dei monti (peraltro anch'esso in fase di revisione come annunciato dalla Regione). Il rischio, così sostiene qualcuno, potrebbe essere quello di creare doppioni e fare confusione (ce n'è già troppa nel nostro territorio). Anche Federalberghi, tanto per dire, sta costituendo il Consorzio Maggiore di promozione e vendita dell’area dei laghi e delle valli del Piemonte del nord, un nuovo progetto per unire il territorio in un’operazione corale di promozione e vendita. Il Consorzio ha anche altri obiettivi nel medio e lungo periodo, tra cui il riconoscimento da parte della Regione Piemonte, la creazione di reti di collaborazione con altre aree turistiche italiane, la realizzazione del “Lago Maggiore Pass” e la partecipazione a progetti dell’Unione europea sia in ambito transfrontaliero che continentale. A chi spetterà reclamizzare un particolare evento? Saranno più voci a farlo? E ciò sarà positivo o magari ridondante? Perché, sempre stando alle dichiarazioni di Severino, “una volta costituito il distretto, i Comuni aderenti potranno proporsi come una sorta di maxi rete dello shopping e, in chiave turistica, come un itinerario comune alle diverse località”. Se l'unione farà la forza o no lo capiremo solo più avanti. La finalità di difendere i negozi di vicinato, vale sottolinearlo, è sacrosanta e Stresa e gli altri centri lacustri, meta di turisti anche dall’estero, potrebbero così tenere aperti i loro negozi anche d’inverno. Il sindaco di Arona Federico Monti ha fatto sapere che il progetto ha un costo di 25 mila euro e che vorrebbe “attivare politiche e piani annuali di promozione e la creazione di eventi. Uno di questi potrebbe essere la consegna di merci a domicilio, con particolare attenzione alla popolazione anziana”.

Redazione

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