Dopo la bocciatura arrivata nei giorni scorsi da Forza Italia, tocca ora al centrosinistra puntare il dito contro l’amministrazione Albertella. Durante una conferenza stampa sotto i portici del municipio di Verbania, Riccardo Brezza, ex candidato sindaco e oggi consigliere d’opposizione, ha ironizzato: “Alla luce del Governance Poll odierno, sembra che Il Sole 24 Ore parli bene di Verbania solo a pagamento”.
Poi l’attacco frontale: “Quella guidata dal mio avversario nel 2024 è un’amministrazione ripiegata su sé stessa, senza progettualità. Si accontenta dell’ordinaria amministrazione, delegata agli uffici, e scarica su altri responsabilità e mancanze”. Sul fronte della viabilità e dei lavori pubblici, Brezza parla di “disastro annunciato”: “Lavori mal coordinati sulla SS34, l’inversione del senso unico a Suna, il caos in piazza Garibaldi. Il ‘sindaco dei parcheggi’ ha ridotto gli stalli e non ha investito un euro nel trasporto pubblico”.
Il bilancio tracciato è impietoso: “Cantieri infiniti, verde trascurato, turismo fermo, politiche giovanili assenti, cultura ferma agli anni ’80, come la giunta stessa. E sull’ambiente, nulla da segnalare”.
A rincarare la dose, Giacomo Molinari, segretario cittadino del Pd: “Questa giunta è evanescente, la prima assenza che si nota è quella degli assessori. Solo ora si intravede qualche iniziativa sulla casa. Fortuna che l’Ufficio servizi sociali funziona, ma senza dialogo con l’assessorato è difficile andare avanti”.
Anche il Movimento 5 Stelle, con Imerio Frattini, interviene: “Veniamo da 20 giorni con il ponte sul Toce bloccato, il cantiere dei Tre Ponti sospeso, e una voragine sul lungolago di Intra. E l’unico intervento sbandierato è la rotonda da 500 mila euro alla Beata Giovannina, con ricadute minime sul traffico. Si poteva investire nelle scuole, dato che anche il Consiglio comunale si tiene al teatro per problemi a Palazzo Flaim”.
Simone Martoccia (Verbania si prende cura) critica la mancanza di contenuti sulla Casa di comunità: “Il sindaco dica cosa vuole farne, non si occupi solo dei muri. I 30 mila euro per il trenino sono l’unica spesa sul trasporto pubblico locale. Ai turisti si pensa, ma per i cittadini? E sulle politiche giovanili si è bocciata la nostra proposta di abbassare l’età della Consulta”.
Marzio Cabassa (Verbania a sinistra) rivendica l’unità della coalizione: “Continuiamo a lavorare insieme come dopo le elezioni. L’amministrazione è scollegata dalla città. Su Barry Calebaut bisogna tornare a produrre, sulle ex Orsoline serviva più coraggio. E chi oggi mette in discussione l’appartenenza al Parco Valgrande, lo fa per convenienza”.
Infine Oscar Baldoino (Verbania Civica – Volt) lancia l’allarme turismo: “Le ricerche di Verbania su Google Maps sono calate del 24%. E raggiungere la città dalla stazione è un’impresa. Avevamo proposto un podcast sul caso Barry Calebaut da pubblicare sui canali del Comune. Nessuno ci ha ascoltati, ma mantenere alta l’attenzione pubblica è fondamentale”.