Cusio - 24 aprile 2021, 18:13

Luigi Songa commemora lo zio ucciso dai partigiani e il cugino ucciso dai fascisti

Il coordinatore di Fratelli d'Italia ha ricordato i parenti morti nel Secondo conflitto: "Bisogna avere una coscienza critica e capire che il male non era da una parte sola"

Due rose. Le ha deposte questa mattina Luigi Songa, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia. Una per lo zio ucciso dai partigiani a Crusinallo, l'altra per il cugino fucilato dai fascisti a Omegna.

"La mia storia famigliare può e deve diventare l'esempio di una riconciliazione nazionale. E' giunto il tempo di arrivare ad una storia condivisa: io avevo uno zio, Carlo Songa, fascista, ucciso dai partigiani ed un cugino, Sandere Menegola, partigiano ucciso dai fascisti. Bisogna avere una coscienza critica e capire che il male non era da una parte sola: per questo consiglio a tutti di leggere due libri, Le Lettere dei Condannati a Morte della Resistenza e e Le Lettere dei condannati a morte della Repubblica Sociale. Si scoprire che tutti erano convinti di morire per il bene dell'Italia. Ed è al bene dell'Italia che oggi bisogna guardare" ha sottolineato Songa


Daniele Piovera