“Fuoco Rinascita Vco” replica alle numerose polemiche per la manifestazione di sabato 10 in piazza fratelli Bandiera. Lo fa con Paolo Caruso, che diffonde una nota a norme dell’associazione, anche in risposta al “tiro incrociato” da diverse parti politiche. Non solo a Pd e Italia Viva che hanno stigmatizzato duramente l'iniziativa ma, soprattutto, agli attacchi su facebook. “La manifestazione -scrive- si è svolta in forma civile ordinata e pacifica e ha visto una partecipazione senza precedenti”. Non era una manifestazione negazionista -sostiene Caruso-, brutto termine coniato dai media. Non è stata una manifestazione No Vax, altro termine coniato dalla grande comunicazione per emarginare chi vuole la libertà di scelta, come previsto dall’art. 32 della Costituzione, dalla Convenzione di Oviedo e dal Codice di Norimberga che afferma che un vaccino sperimentale, come quello anti covid, non può essere obbligatorio”.
“Abbiamo invitato a Verbania – afferma Caruso – esperti di grande competenza: medici, avvocati, economisti, una preside e l’onorevole Sara Cunial. Pensiamo di aver offerto alla città un contributo di prim’ordine, di idee, di competenza e di cultura. Si vuole presentare Verbania come città della cultura, città della libera espressione, del libero pensiero ma poi si censura pesantemente ogni idea sgradita e ogni forma di proposta diversa da un pensiero unico che si ritiene indiscutibile”. “Ci chiediamo – conclude Caruso – se nella nostra città, nel nostro Paese sia ancora possibile esprimere un dissenso motivato, ormai oggetto di proteste in tutta Italia. L’art 21 della Costituzione è chiaro: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto o altro mezzo di diffusione”.
Durante la manifestazione di sabato non sono state rispettate la norme sul distanziamento e poche erano le mascherine sui volti dei presenti. Le forze dell’ordine non sono intervenute per evitare reazioni, ma stanno procedendo con accertamenti e le conseguenti sanzioni.