In vista delle festività natalizie e del Capodanno, molti comuni piemontesi stanno predisponendo ordinanze di divieto di fuochi d’artificio, petardi e botti, seguendo l’invito dell’associazione ViviPiemonte e della ANCI. L’obiettivo è proteggere la salute dei cittadini, il benessere degli animali e l’ambiente, contrastando una tradizione che negli anni ha causato incidenti, infortuni e danni da inquinamento.
Le ordinanze, che prevedono multe salatissime come deterrente, arrivano dopo un’apposita lettera inviata ai sindaci da ViviPiemonte lo scorso 25 novembre. Il provvedimento punta a far rispettare i principi costituzionali di tutela dell’ambiente e degli esseri viventi, oltre a garantire sicurezza e salute, in particolare delle persone fragili.
Secondo le associazioni, i fuochi d’artificio provocano paura e stress negli animali domestici e selvatici, possono generare infortuni gravi e rilasciano sostanze tossiche come arsenico, diossina e metalli pesanti nell’aria. Inoltre, il settore produttivo della pirotecnica presenta spesso forme di sfruttamento della manodopera, anche minorile.
In Piemonte, l’iniziativa trova il sostegno di diversi sindaci, che stanno predisponendo controlli da parte della polizia locale e delle forze dell’ordine, anche con l’ausilio di droni e strumenti elettronici, per prevenire violazioni e garantire il rispetto delle regole. L’associazione ViviPiemonte cita anche l’esempio dell’Olanda, dove i fuochi d’artificio sono vietati tutto l’anno, sottolineando come in Italia una normativa più severa potrebbe ridurre incidenti, danni e stress per animali e cittadini.