È una notizia che pesa come un macigno su Macugnaga e sull’intera Valle Anzasca: le seggiovie del Belvedere non riapriranno, perlomeno non a breve. Proprio alla vigilia di Natale, quando la stazione sciistica si preparava per riaccogliere residenti e turisti, è arrivata la comunicazione che nessuno sperava di ricevere, compromettendo una stagione già fragile e colpendo duramente l’economia locale.
La società Macugnaga Trasporti e Servizi (MTS), che gestisce gli impianti di proprietà del Comune di Macugnaga, ha comunicato pochi minuti fa la chiusura temporanea dell’impianto Pecetto–Burki–Belvedere. Alla base della decisione c’è il mancato rilascio del nullaosta all’apertura al pubblico da parte di Ansfisa, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali, nonostante il collaudo positivo effettuato il 17 dicembre scorso.
L’impianto operava all’interno di un regime di proroga, concesso dalla stessa Ansfisa nel 2024, che avrebbe consentito l’apertura al pubblico fino all’8 febbraio 2026. In questo periodo era prevista la revisione generale delle seggiovie, affidata dal Comune di Macugnaga a una società specializzata nella costruzione di impianti. I lavori sono stati programmati in più fasi durante la bassa stagione, per evitare ricadute negative sulle stagioni invernale ed estiva: avviati nell’autunno 2024, si sono conclusi il 12 dicembre 2025.
Il collaudo del 17 dicembre, eseguito dal collaudatore Ansfisa, ha avuto esito positivo, consentendo a MTS di trasmettere alla sede centrale di Roma tutta la documentazione richiesta. Tuttavia, nella serata del 23 dicembre, invece dell’attesa autorizzazione all’apertura, la società ha ricevuto una comunicazione con la richiesta di ulteriore documentazione integrativa, inviata tempestivamente.
“La situazione di stallo in cui ci troviamo – spiega Filippo Besozzi, Amministratore di Macugnaga Trasporti Servizi – ci mette in grandissima difficoltà in primis come società e in secondo luogo come soggetto che determina direttamente e indirettamente l’economia di un’intera valle. Da parte nostra parallelamente ai lavori di revisione generale, abbiamo avviato diversi investimenti in vista della stagione invernale. Ad esempio, oltre 30mila euro nel solo mese di novembre per l’innevamento programmato per ovviare alle ridotte precipitazioni nevose, abbiamo investito in una nuova cartellonistica e noleggiato un mezzo per il servizio di transfer tra i due comprensori; abbiamo insomma cercato di attivarci per poter mantenere saldo un fatturato per noi importantissimo perché vitale".
Besozzi sottolinea inoltre quanto il periodo natalizio sia cruciale per la sopravvivenza della stazione: “Il periodo natalizio rappresenta per la nostra realtà un'importantissima fetta di fatturato (oltre il 30% della stagione), è la nostra boccata di ossigeno per mantenere in piedi la stazione anche nei mesi di bassissima stagione come gennaio. La nostra difficoltà si estende poi a tutte le economie e alle famiglie di Macugnaga e della valle che di riflesso giovano della presenza degli impianti come scuole sci, noleggi, strutture ricettive, ristoranti, bar ed altri servizi turistici connessi”.
L’intero paese è rimasto duramente colpito da una notizia che compromette pesantemente l’economia di famiglie e attività. Dalla società arriva la fiducia che la stazione non venga lasciata in questa situazione e l’auspicio di un supporto concreto da parte della pubblica amministrazione.
Macugnaga Trasporti e Servizi conferma infine che la funivia del Monte Moro sarà aperta il giorno di Santo Stefano esclusivamente per i pedoni.