Sanità - 22 dicembre 2025, 17:40

A Verbania la prima autopsia “a cuore battente”: donati gli organi di un 36enne

L'uomo è stato soccorso dai carabinieri di Gravellona Toce dopo un improvviso arresto cardiocircolatorio

 Nelle ore notturne tra giovedì e venerdì scorsi, i carabinieri della stazione di Gravellona Toce sono intervenuti in soccorso di un uomo di 36 anni, rinvenuto in stato di forte agitazione e colto da improvviso arresto cardiocircolatorio.

Nonostante l’intervento dei sanitari, che in prima istanza erano riusciti a rianimare l’uomo, il quadro clinico è apparso sin da subito critico fino a determinarne la morte celebrale a causa di sopraggiunte complicazioni. La necessità di approfondire comunque la causa di morte dell’uomo procedendo ad indagini autoptiche, ha trovato un limite etico rappresentato dalla volontà espressa in vita dallo stesso di fare dono dei propri organi.

Un’estenuante attività di coordinamento tra l’azienda sanitaria Asl Vco, il centro trapianti di Torino, la Procura della Repubblica, l’arma dei carabinieri e il servizio di medicina legale, iniziata sin da sabato pomeriggio ha fatto sì che alle 10:00 della mattinata odierna, tutto fosse pronto per avviare un’autopsia cosiddetta “a cuore battente” alla presenza del medico legale nominato dall'autorità giudiziaria, ma con il contestuale nulla osta al prelievo multiorgano.

Un’equipe medica giunta da Torino sta procedendo al prelievo multiorgano a “cuore battente”, presso l’ospedale “Castelli” di Verbania, trasformando una tragedia privata in un prezioso dono per la vita altrui. Si tratta del primo intervento di questo genere effettuato presso l’ospedale verbanese e autorizzato dall’autorità giudiziaria verbanese con contestuale autopsia. Gli organi dell’uomo saranno trapiantati in diverse regioni d’Italia a favore di più riceventi pronti al trapianto.

 

 

Comunicato Stampa Carabinieri