Attualità - 18 dicembre 2025, 19:20

Gli auguri di Natale del prefetto Pirrera tra legalità, pace e impegno civile

Sale allestite con beni confiscati alle mafie e un messaggio forte rivolto alle istituzioni e alla comunità

Per i suoi primi auguri di Natale al territorio, il prefetto Matilde Pirrera ha fatto allestire le sale al piano terra con beni sequestrati alla mafia, dei quali si è occupata negli anni di servizio trascorsi a Enna e Catania, e in parte con quadri e mobili appartenuti al primo proprietario di Villa Taranto, il capitano Neil Mc Eacharn.

Rivolgendosi ai rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo e alle forze dell’ordine, prima di ringraziarli per il loro servizio, il prefetto ha voluto ricordare «le due guerre vicine a noi: quella in Ucraina, che ci tocca direttamente per la presenza dei profughi di quel Paese sul nostro territorio, e quella a Gaza, delle quali al momento non si intravvede una soluzione. Tocca anche a noi, qui, fare spazio a una cultura di pace».

«Ringrazio le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, per il contrasto alla violenza di genere, che anche qui si manifesta in modo trasversale alle classi sociali. Ringrazio i volontari della Protezione civile e i Vigili del fuoco, le associazioni come la Caritas, che supportano le persone in situazioni di disagio sociale. Ringrazio inoltre le forze dell’ordine per il contrasto alle truffe agli anziani. Ringrazio gli architetti Bissattini, Mauro e Federica, per aver arredato le sale in cui ci troviamo con i beni confiscati alle mafie e, in parte, appartenuti al capitano Mc Eacharn. È grazie a lui che ci troviamo qui, a Villa Taranto, che riaprirà a marzo 2026, mi auguro insieme a Villa San Remigio».

Prima del brindisi, il prefetto Pirrera ha ceduto la parola a monsignor Fausto Cossalter, parroco di Intra e vicario generale del vescovo monsignor Franco Giulio Brambilla. Nel porgere gli auguri anche a nome del vescovo, monsignor Cossalter ha proposto una riflessione sul Natale cristiano, richiamando le donne e gli uomini di buona volontà a un impegno condiviso.

Un appello, quello alla responsabilità collettiva, che era stato espresso poco prima anche dal prefetto Pirrera, richiamando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La storia siamo noi e dipende anche da noi, qui, fare in modo che proceda nel migliore dei modi».

Redazione