Sarà inaugurata sabato 6 dicembre alle ore 11 al Museo del Paesaggio di Verbania la mostra La visione, la forma, un percorso espositivo dedicato ad Alessandro Marchetti nel primo anniversario della sua scomparsa. L’omaggio si sviluppa in due sedi — Palazzo Viani Dugnani per la scultura e Casa Ceretti per la pittura — quasi a restituire la duplice anima di un artista che ha sempre vissuto tra la scena e l’immagine, tra il gesto teatrale e la forza silenziosa della materia.
Il progetto nasce dal desiderio di raccogliere quella “benefica energia” che Marchetti stesso evocava come il proprio lascito: un movimento interiore, una forza quieta che attraversa ancora oggi il suo lavoro e continua a dialogare con chi lo incontra. Come ricorda la curatrice Giulia Grassi, per Marchetti “la forma era sempre un atto di regia”: attore e regista per vocazione, aveva saputo trasportare nella pittura e nella scultura la consapevolezza dello spazio scenico, la cura del dettaglio, la tensione narrativa.
Al Museo del Paesaggio trovano posto le sculture — bronzi, terrecotte, gessi — accompagnate dai bozzetti che raccontano la nascita delle opere, svelandone il processo creativo. Accanto, una scelta di disegni e progetti di regia testimonia il rapporto profondissimo che l’artista ha sempre mantenuto con il teatro: dalla Commedia dell’Arte alle reinterpretazioni moderne, come Il berretto a sonagli di Pirandello, fino ai bozzetti dei costumi che animavano i suoi spettacoli.
Casa Ceretti ospita invece la parte più visionaria della sua produzione: tele e opere digitali dove la luce sembra muoversi come un personaggio, e i colori diventano vere e proprie voci in dialogo. La pittura, nelle mani di Marchetti, assume il respiro di un palcoscenico, con composizioni studiate come impianti scenici e atmosfere sospese tra realtà e immaginazione.
“È sembrato importante, in accordo con la famiglia, rendere omaggio alla figura di Alessandro Marchetti a un anno dalla scomparsa” afferma l’assessore alla Cultura Luciano Paretti. “Un maestro che ha avuto un forte legame con Verbania, soprattutto attraverso il lavoro teatrale condiviso con la sua compagna, Luisella Sala. Presentare oggi le sue opere significa far riecheggiare ancora la sua voce. Una voce che sentiamo ancora”.
L’esposizione resterà aperta nelle due sedi per tutto il periodo natalizio, con aperture ordinarie e festive, offrendo al pubblico l’occasione di riscoprire un artista che ha saputo unire discipline diverse in un’unica, intensa visione poetica.