Sport - 23 novembre 2025, 08:54

Una notte da leggenda: la Paffoni piega la corazzata del girone e infiamma il Pala Cipir FOTO

Senza Baldini, con Casoni a mezzo servizio e contro la squadra più attrezzata del campionato, i rossoverdi compiono l’impresa: Gay e Misters guidano una vittoria epica davanti a 1300 tifosi in delirio

La partita dell’anno, quella che ti rimane addosso come un’onda lunga, che ti tiene sveglio fino alle quattro del mattino con l’adrenalina che non scende. La Paffoni si regala una serata da raccontare, una di quelle che entrano di diritto nella storia recente del club. E lo fa in condizioni di vera emergenza, senza Baldini, con Casoni al 30% e davanti alla corazzata del girone, la Fabo, appena scossa dall’esonero di Barsotti e dall’arrivo in tribuna dell’ex CT della Nazionale Meo Sacchetti, seduto al fianco del presidente termale Luchi.

I rossoverdi hanno saputo restare dentro la partita anche quando tutto sembrava remare contro. Nei primi 17 minuti, con un misero 2/15 dall’arco e gli ospiti avanti di 13 punti, la gara sembrava indirizzata. E invece la scintilla è arrivata da Gay, autore di due triple pesantissime e protagonista assoluto della serata. Grazie alla sua follia cestistica, la Paffoni è riuscita addirittura ad andare al riposo sotto di soli sette punti, un gap insperato per come si era messa la gara.

Nel secondo tempo è venuto fuori Misters, autentico fenomeno della serata. Ha stravinto il duello con Austinkalis, evidenziando la differenza tra chi gioca per la squadra e chi, per quanto talentuoso, resta un solista che se non segna fatica a incidere. Il lettone ha spinto i compagni al primo sorpasso con una zampata da campione (50-46), ma Ricci non ha mollato nulla, rispondendo colpo su colpo. La partita è diventata uno spettacolo puro, con il Pala Cipir che si è trasformato in una bolgia di decibel e passione.

Determinante anche il contributo del capitano Balanzoni, mentre l’unica vera fiammata di Aukstinkalis ha tenuto viva la Fabo fino al 30’, chiuso sul 66-65 per i rossoverdi. L’ultimo quarto è stato un duello pugilistico, due squadre sul ring a scambiarsi fendenti senza risparmio. Ricci ha firmato il nuovo più tre ospite, subito annullato da Gay, che ha rimesso davanti la Paffoni. Poi ci hanno pensato Balanzoni, Misters, Casoni e ancora Gay a chiudere i conti e a far esplodere il pandemonio totale dei 1300 del Pala Cipir.

Una vittoria che vale molto più di due punti: è un manifesto di carattere, cuore e identità. Una notte che resterà.

Daniele Piovera