Nella serata di ieri personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Omegna, unitamente a personale della Squadra Volanti della Questura di Verbania ha arrestato un verbanese di 30 anni, già noto alle forze dell’ordine, per maltrattamenti e detenzione abusiva di arma.
Nello specifico, intorno alle 19.00 giungeva una chiamata al Numero Unico di Emergenza, 1 1 2, da parte della madre dell’uomo la quale chiedeva aiuto per una violenta lite in corso tra il figlio e la compagna alla presenza della loro figlia di 11 mesi.
Giunti immediatamente sul posto gli operatori prendevano contatti con la richiedente e constatavano la presenza dell’uomo che in forte stato di agitazione proferiva minacce nei confronti della compagna, più precisamente minacciava di ammazzarla nel caso in cui gli avesse tolto la bambina. Gli operatori si avvicinavano con cautela all’uomo invitandolo a calmarsi, ma lo stesso continuava a proferire frasi minacciose all’indirizzo della compagna, la quale si trovava in disparte con in braccio la loro bambina.
La donna, 37 anni di Omegna, versava in uno stato di paura ed agitazione in preda ad un pianto isterico. Tornata alla calma, raccontava agli agenti che da diverso tempo subiva maltrattamenti sia fisici che psicologici dal compagno e che solo pochi giorni prima era stata minacciata di morte e picchiata. Alla domanda circa la possibilità che il compagno, soggetto noto agli operatori per episodi pregressi di reati contro la persona e per reati in materia di stupefacenti ed armi, detenesse armi in casa la donna, reticente in un primo momento, ammetteva che l’uomo aveva in casa una pistola non dichiarata con matricola abrasa ed il relativo munizionamento. La donna che veniva accompagnata presso il locale nosocomio per le cure del caso ed avviata al “percorso rosa” , decideva di sporgere querela e raccontava in quella sede agli agenti della Polizia di Stato i diversi episodi di violenza subiti e la crescente paura sia per la sua incolumità che per quella della bambina.
Una volta messa in sicurezza la donna, gli operatori effettuavano una perquisizione domiciliare volta alla ricerca di armi che dava esito positivo. All’interno dell’abitazione in uso alla coppia, occultata in un armadio, veniva rinvenuta una pistola Beretta modello 950 B, calibro 6.35 avente matricola parzialmente abrasa, ed oltre 50 cartucce compatibili con l’arma rinvenuta.
L’uomo veniva arrestato per maltrattementi e detenzione abusiva di arma e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente che ne disponeva l’immediato accompagnamento in carcere in attesa dell’udienza di convalida.