Attualità - 04 novembre 2025, 16:00

A Verbania la cerimonia provinciale per il 4 novembre FOTO

Questa mattina sul lungolago di Pallanza le celebrazioni per la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate

“Le forze armate, oggi, sono custodi della nostra libertà e della pace”, ha sottolineato il sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, nel suo intervento alla cerimonia provinciale della Giornata dell’unità d’Italia e delle Forze armate sul lungolago di Pallanza.

“Oggi – ha proseguito – ricordiamo anche la vittoria italiana nella grande guerra, innescata dall’attentato all’erede al trono dell’Austria Ungheria che avrebbe provocato tra i 13 e i 16 milioni di morti. Un tributo di sangue versato anche dal nostro territorio. All’archivio di stato di Verbania sono conservate lettere dal fronte degli alpini che non sono più tornati, lettere che andrebbero lette e meditate”.

Il vicepresidente della provincia, Gian Maria Minazzi, ha parlato del Monumento ai caduti di Paolo Troubetzkoy, davanti al quale s’è svolta la cerimonia: “Lancia un messaggio semplice e potente, non raffigura soldati in armi ma una vedova e un orfano di guerra, un monito a farci ancora oggi costruttori di pace”.

“Le forze armate – ha commentato Alberto Preioni, sottosegretario alla presidenza della regione – ci ricordano qual è la parte migliore del paese, abbiamo la fortuna di vivere in un paese democratico di cui le forze armate sono il presidio”. “L’amara esperienza delle guerre del XX secolo – questa la riflessione del prefetto, Matilde Pirrera – sembra essere stata dimenticata, la strada del multilateralismo imboccata dall’Italia dopo il secondo conflitto mondiale non sembra più perseguita come metodo di soluzione delle controversie internazionali. In questa giornata ricordiamo anche i militari italiani caduti nelle missioni di pace”.

Al termine sono state conferite le onorificenze di cavaliere al merito della Repubblica all’ispettore capo in congedo Salvatore D’Amico, al luogotenente carica speciale Severino Schettini, al maresciallo maggiore Simone Martinelli, al maresciallo capo Vincenzo De Taranto, al comandante provinciale colonnello Domenico Baldassarre.

Redazione