Politica - 25 ottobre 2025, 12:00

Casale Corte Cerro, la minoranza attacca l’assessore Piana: “Serve più impegno contro il bullismo”

I consiglieri Maggiola e Crasà: "Abbiamo presentato una proposta articolata, ma non è stato fatto nulla"

La minoranza di Casale Corte Cerro attacca l'assessore Irene Piana sul tema del bullismo e del disagio giovanile. “Chiediamo all'amministrazione - così i consiglieri Fabrizia Maggiola e Domenico Crasà - che le deleghe inerenti questo tema vengano ridistribuite a qualche altro assessore o esponente della maggioranza. Non chiediamo le dimissioni dell'assessore, ma chiediamo che sia qualcun altro ad occuparsi di quelli che sono problemi reali. Sono ormai mesi, esattamente dall’ultima festa di San Giorgio, che chiediamo all’amministrazione comunale di affrontare con serietà e concretezza il problema del bullismo e del disagio giovanile nel nostro territorio. Abbiamo presentato una proposta chiara, articolata e realistica, che prevedeva il coinvolgimento delle scuole, delle famiglie, delle forze dell’ordine e delle associazioni locali per costruire un percorso condiviso di prevenzione, ascolto e formazione. La risposta dell’assessore alla cultura, Irene Piana, era sembrata all’inizio positiva: nelle sue prime comunicazioni ci aveva assicurato che fossero già in corso iniziative con la parrocchia e con le forze dell’ordine per promuovere incontri formativi dedicati ai giovani. Un segnale che avevamo accolto con fiducia, convinti che potesse finalmente aprirsi un percorso di collaborazione trasversale, dove la politica facesse un passo avanti per il bene comune. Purtroppo, la realtà si è rivelata diversa: di concreto non è stato fatto nulla, solo promesse vaghe, contraddizioni e bugie. Il bullismo non è un fenomeno marginale né passeggero: è una realtà che ferisce, isola e mina la fiducia dei più giovani nella comunità. Affrontarlo richiede una visione ampia, capacità di ascolto e una rete di collaborazione vera tra istituzioni, scuola, famiglie e cittadini. Invece, ciò che abbiamo percepito è una preoccupante chiusura al dialogo, soprattutto verso le forze di opposizione, che non dovrebbero essere viste come nemiche, ma come interlocutori pronti a dare contributi costruttivi. Non possiamo limitarci a organizzare qualche lettura in biblioteca per i più piccoli o a ripetere ogni anno gli stessi eventi teatrali: la cultura non è solo intrattenimento, è educazione, crescita, senso civico, comunità. Una vera politica culturale dovrebbe generare occasioni di confronto, formazione e consapevolezza, non limitarsi alla routine. Come gruppo consiliare, esprimiamo profonda amarezza per la mancanza di ascolto e per il tempo perso. Non chiedevamo riconoscimenti, ma collaborazione, non chiedevamo visibilità, ma concretezza. Il silenzio di chi dovrebbe guidare questa visione ci preoccupa e ci spinge a chiedere con forza un cambio di passo: i ragazzi di Casale Corte Cerro, e le loro famiglie, meritano molto di più”, concludono Maggiola e Crasà. 

Daniele Piovera