I consigli comunali del Verbano Cusio Ossola affrontino la questione della guerra in corso a Gaza. È questa la richiesta avanzata dai promotori della petizione sottoscritta al termine del corteo “Verbania per la Palestina”, che sabato sera ha visto la partecipazione di oltre un migliaio di persone provenienti da tutta la provincia.
La manifestazione è partita da piazzale Flaim alle 18 per concludersi poco dopo le 19 a Pallanza, in piazza Garibaldi, davanti al municipio. La scelta del luogo non è stata casuale: i partecipanti hanno voluto simbolicamente chiedere ai Comuni di prendere posizione sulla crisi mediorientale.
Ad aprire gli interventi finali è stata Beatrice Bellan, che ha sottolineato come non ci sia un’unica portavoce, ma che tutti i presenti rappresentino la voce della manifestazione. Il corteo, organizzato spontaneamente tramite i social e senza simboli di partito o sindacato, è stato scandito da slogan come “Free free Palestine – Palestina libera”, “Basta armi a Israele”, “Non uccidete i bambini”, e anche cori rivolti contro i governi israeliano e italiano.
A metà percorso è risuonato anche “Bella ciao”, intonato come segno di memoria e resistenza. Nel suo discorso conclusivo Bellan ha ricordato che i giovani di oggi sono “nipoti dei partigiani che hanno combattuto per la libertà”.