«Pensiamo che sia di una gravità senza precedenti quello che sta succedendo, pensiamo che quel massacro e quella vera e propria deportazione del popolo palestinese vada assolutamente fermata» – con queste parole Michele Piffero, segretario della Cisl Novara Vco, annuncia l’adesione del territorio alla giornata nazionale di mobilitazione indetta dalla Cgil per venerdì 19 settembre.
Secondo Piffero, «questa logica di forza e di riarmo rappresenta un pericolo reale per i diritti di tutte le persone e per la democrazia in tutto il mondo». Per questo motivo, il sindacato scenderà in piazza in contemporanea con iniziative organizzate in tutta Italia, con ore di sciopero proclamate dalle categorie aderenti, assemblee nei luoghi di lavoro e presidi nelle principali città.
Gli appuntamenti sul territorio
Nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola sono previsti due momenti di mobilitazione:
Novara: presidio in piazza delle Erbe a partire dalle 16.30.
Omegna: sit-in in piazza XXIV Aprile, sempre dalle 16.30.
La richiesta del sindacato
La mobilitazione nasce dalla volontà di dare una prima risposta necessaria a quanto sta accadendo a Gaza City, dove la popolazione civile continua a subire le conseguenze di una guerra senza tregua. La Cgil, in una nota nazionale, ribadisce la necessità di fermare ogni intervento militare nella Striscia, garantire corridoi umanitari, proteggere la popolazione civile e sostenere tutte le missioni di assistenza, comprese quelle internazionali come la Global Sumud Flottilla. Il sindacato chiede inoltre la sospensione di ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele fino alla fine delle ostilità, la rimozione dell’embargo umanitario e il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina.
Un impegno per la pace
«Chiediamo ai governi e alle istituzioni internazionali di adoperarsi immediatamente per fermare ciò che sta accadendo – si legge ancora nella nota – fino ad arrivare alla convocazione di una conferenza di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite». L’impegno della Cgil e delle sigle sindacali territoriali si inserisce in un percorso più ampio, che vede il sindacato in prima linea per la pace in Palestina, in Ucraina e contro tutte le guerre, convinto che la mobilitazione dei lavoratori e dei cittadini sia un segnale necessario per difendere la dignità umana e i diritti fondamentali.