Sanità - 04 settembre 2025, 18:30

Ospedale a Fondotoce, l’accusa di Marchionini e Rabaini: “Albertella ha cambiato idea, nessun confronto con i cittadini”

I consiglieri di minoranza attaccano: "Il sindaco continua a dividere il territorio. Non vediamo miglioramenti per chi ha bisogno di cure e per il personale"

Con la proposta del nuovo ospedale a Fondotoce, e la chiusura del Castelli, accusano l’ex sindaco di Verbania Silvia Marchionini e il collega di gruppo Patrich Rabaini, “Albertella ha di nuovo cambiato idea”.

“L’area di Fondotoce per servizi pubblici, sanitari – ricordano - esiste da tempo, con una espansione del nuovo piano regolatore, approvato a gennaio 2024 dalla precedete amministrazione e revocato dall’attuale maggioranza a settembre 2024. In un anno nessuna variante urbanistica specifica ha portato avanti quella zona come sede di un nuovo ospedale né nessuna opera di adeguamento è stata avviata. Questa nuova posizione del sindaco – si chiedono i due consiglieri comunali di minoranza – con chi è stata concordata? Con i cittadini no sicuramente, perché nessuna assemblea informativa è stata organizzata. Con il consiglio comunale tanto meno, né si registrano commissioni sanità o urbanistica svolte per trattare l’argomento. Dobbiamo allora immaginare – ipotizzano – che Albertella abbia deciso con Cirio, o con l’assessore alla sanità (Riboldi, ndr) e con i partiti politici. Allora è una proposta costruita con la Lega e l’unico rappresentante in regione, ormai da 6 anni, Preioni ha anche lui cambiato idea.

“Con queste dichiarazioni – concludono Marchionini e Rabaini – Albertella continua a dividere il territorio, questione superata nel 2017 con la decisione regionale (Chiamparino-Reschigna, ndr) di Ornavasso a cui Albertella era favorevole. La diatriba territoriale è stata riaperta da Albertella nel 2021 con iniziative (raccolta firme, ecc.) per il mantenimento dei due ospedali che, oggi, il sindaco smentisce. Attendiamo di conoscere il ‘colpevole’ di questo disastro per nascondere, forse, la vera trama: affidare il Castelli ai privati! Una certezza, però, chi rappresenta oggi la città riesce a trasmetterla: nessun miglioramento per i cittadini per chi ha bisogno di cure e per il personale sanitario”.

Redazione