Digitale - 25 luglio 2025, 14:38

Radio e podcast: le nuove frontiere della comunicazione audio in Italia

Il boom dell'audio digitale trasforma le abitudini degli italiani: 17,6 milioni ascoltano podcast, mentre la radio tradizionale si reinventa

L'Italia vive una silenziosa rivoluzione audio. Nel 2024, quasi un italiano su tre ha ascoltato regolarmente podcast e audiolibri, mentre circa 12 milioni hanno ascoltato almeno un podcast nell'ultimo mese (dati delle ricerche Ipsos Digital Audio Survey 2024, TER-RadioTer 2024 e NielsenIQ per Audible).

Numeri che raccontano di un Paese che sta cambiando le proprie abitudini di consumo mediatico, abbracciando nuove forme di intrattenimento e informazione audio.

Il fenomeno non è più una nicchia per early adopter perché il format – sia audio podcast sia video podcast - piace e il gradimento è in crescita. Questo cambiamento nelle abitudini degli ascoltatori sta cambiando anche il mondo della radio e offrendo nuove opportunità lavorative che stanno ridisegnando il mercato dell'intrattenimento audio nel nostro Paese.

Un fenomeno che merita di essere analizzato nei suoi aspetti più significativi: dai numeri della crescita alle trasformazioni in atto nel mondo radiofonico, fino alle prospettive future di un settore in piena evoluzione. 

Cos'è un podcast e perché piace agli italiani

Un podcast è un contenuto audio digitale, simile a un programma radiofonico, che può essere ascoltato in qualsiasi momento su smartphone, computer o tablet. A differenza della radio tradizionale, i podcast sono disponibili on-demand: l'ascoltatore sceglie quando e cosa ascoltare, creando il proprio "palinsesto personale". Più recentemente ha iniziato la sua diffusione nel formato video podcast, un podcast tradizionale a cui è aggiunto l’elemento video e che è riuscito ad ampliare ulteriormente il pubblico fruitore e il tempo di fruizione.

Sebbene il pubblico dei podcast sia composto principalmente da under 35, studenti e giovani professionisti, un target difficile da raggiungere tramite i media tradizionali, anche persone di altre fasce d’età e con interessi diversi ne sono attratte e ne usufruiscono.

Se per i millennial la voce narrante ha un peso maggiore rispetto al resto del pubblico, la scelta di che cosa ascoltare è generalmente fortemente guidata dall'argomento del podcast.

La radio tradizionale: resistenza e trasformazione

Mentre i podcast conquistano nuovi spazi, la radio tradizionale attraversa una fase di profonda trasformazione. Il panorama radiofonico italiano mostra un quadro composito, caratterizzato da un generale assestamento degli ascolti che riflette i cambiamenti nelle abitudini di consumo mediatico degli italiani.

Il settore presenta andamenti differenziati tra le diverse emittenti: se da un lato i network più consolidati mantengono posizioni di leadership pur in un contesto di leggero ridimensionamento, dall'altro alcune radio che avevano vissuto periodi di forte espansione oggi devono confrontarsi con una flessione della propria audience.

Tuttavia, il mercato dimostra una notevole capacità di adattamento. Diverse emittenti, soprattutto quelle focalizzate sull'informazione specializzata, registrano crescite in controtendenza, testimoniando come i contenuti di qualità e la programmazione mirata mantengano un forte appeal presso il pubblico. Questo scenario evidenzia una segmentazione sempre più marcata del settore, dove il successo dipende sempre più dalla capacità di offrire contenuti distintivi e di intercettare nicchie specifiche di ascoltatori, dalla business information all'intrattenimento di qualità.

Il ponte tra radio e podcast: un ecosistema integrato

La sfida tra radio tradizionale e podcast è più apparente che reale, anzi in molti casi si sta andando più in direzione di un’integrazione tra i due mondi. Molte emittenti stanno infatti trasformando i propri programmi in podcast, creando un ecosistema integrato che sfrutta i punti di forza di entrambi i media.

Le categorie più in crescita includono Business & Tecnologia, Sport e True Crime. Quest'ultimo, in particolare, domina le classifiche con titoli come "Elisa True Crime" e "Indagini".

Una tendenza significativa – come accennato - è l'esplosione dei video podcast, in crescita dell'80% rispetto al 2023, con la Generazione Z come principale driver.

Le sfide del settore

Il pubblico di oggi non si accontenta più di ascoltare semplicemente una voce conosciuta: vuole contenuti che abbiano un significato profondo, storie che rispecchino la propria vita, capaci di creare connessioni significative. Non importa chi parla, ma il messaggio trasmesso e l'impatto che lascia.

Questa evoluzione nelle aspettative degli ascoltatori ha spinto il settore verso una maggiore sofisticazione anche negli strumenti di misurazione. Dal gennaio 2025, il settore radiofonico utilizza la nuova rilevazione Audiradio, un sistema più avanzato che include interviste telefoniche potenziate e misurazioni digitali, progettato per cogliere meglio le nuove modalità di fruizione audio e la crescente integrazione tra radio tradizionale e contenuti on-demand.

Verso il futuro: opportunità e nuove professionalità

Secondo recenti statistiche, si stima che il numero di ascoltatori aumenterà di un 15% annuo nei prossimi cinque anni. Questo trend è alimentato dalla crescente domanda di contenuti on-demand e dalla facilità di accesso tramite dispositivi intelligenti.

La crescita del settore sta generando nuove opportunità professionali per speaker, conduttori e professionisti della voce. Il mercato richiede sempre più figure specializzate, capaci di padroneggiare sia le tecniche tradizionali della conduzione radiofonica che i nuovi linguaggi del podcasting. Non sorprende che molti degli speaker radiofonici emergenti nel panorama italiano provengano da percorsi formativi strutturati in conduzione radiofonica, dizione e uso della voce, con risultati concreti testimoniati dall'inserimento dei loro allievi in produzioni Rai, Netflix, Amazon, Sky e altre realtà del settore audiovisivo.

L'Italia si conferma un mercato in fermento, dove tradizione radiofonica e innovazione podcasting convivono e si contaminano reciprocamente. Il 2024 è stato l'anno in cui la radio italiana ha festeggiato i suoi primi cento anni di trasmissioni regolari - era il 6 ottobre 1924 quando Ines Viviani Donarelli annunciava il primo programma radiofonico del Paese.

Cento anni dopo, la voce continua a essere il veicolo privilegiato per raccontare storie, informare e intrattenere gli italiani. Che sia attraverso le frequenze hertziane o i file mp3, l'audio rimane il medium dell'intimità e della connessione emotiva, adattandosi ai nuovi stili di vita senza perdere la sua essenza comunicativa.

 

 

 

 

 

 

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