Attualità - 08 luglio 2025, 14:06

Cannobio piange don Matteo Balzano: “Hai lasciato giovani orfani e un pianto infinito”

Commozione e gratitudine durante la messa in una San Vittore gremita. Il vescovo Brambilla: “Ho ricevuto messaggi da 30 vescovi da tutta Italia”

La scomparsa improvvisa di don Matteo Balzano ha profondamente colpito le comunità di Cannobio, della Val Cannobina e l’intera Diocesi di Novara. “In questi giorni ho ricevuto messaggi da 30 vescovi da tutta Italia e da molte associazioni”, ha rivelato il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, durante l’omelia nella collegiata di San Vittore, gremita come non accadeva dal 7 gennaio, giorno in cui la comunità rivive il Miracolo della Sacra Costa.

“Caro don Matteo, grazie. Ce lo siamo detti tante volte in questi venti mesi di condivisione fraterna – ha detto commosso il parroco don Mauro Caglio –. Quanta passione hai messo nel nostro oratorio. Eppure tutto questo, amico fedele, non è bastato. Un grazie particolare all’amico Gianmaria (il sindaco Minazzi, ndr) per essermi stato vicino in questi giorni come un fratello”.

Il vicario territoriale, don Gianmario Lanfranchini, ha ricordato un momento recente: “Il giorno di Pentecoste, poco dopo la calata della Sacra Costa, ti avevo chiesto: come stai? ‘Bene’, mi hai risposto, ‘con tanti impegni’. Oggi ci troviamo qui uniti nella speranza e nella preghiera”.

Parole toccanti anche dai ragazzi dell’oratorio, ai quali monsignor Brambilla ha voluto cedere una parte dell’omelia, letta da una giovane:
“Sei apparso fra di noi dopo un periodo di pioggia, hai riorganizzato l’oratorio, formato le catechiste. Ci mancheranno gli incontri del venerdì sera, hai sempre creduto in noi. Il nostro rapporto non finisce qui, si trasforma. Ogni tanto dà un’occhiata giù, abbiamo ancora bisogno di te”.

Il vescovo ha concluso con parole profonde: “Dolce fratello, hai lasciato giovani orfani e affranti, e in tutti noi un pianto infinito”.

Il sindaco Gianmaria Minazzi ha voluto ricordare don Matteo come “un punto di riferimento, un sacerdote tra i giovani. Lascia un vuoto in tutti noi. È il tempo di stringerci attorno ai familiari, a don Mauro e ai ragazzi dell’oratorio. Il ricordo di don Matteo rimane in ogni gesto di solidarietà”.

Al termine della cerimonia, la bara è stata accompagnata all’esterno da un centinaio di sacerdoti, insieme al vescovo, per l’ultimo viaggio verso la natìa Grignasco.

Don Matteo lascia il papà Giovanni, la mamma Rita, la sorella Elsa con il marito Marco, i nipoti Jacopo e Alice, la zia Enrica con il marito Gian Carlo, e i cugini.



 


 

Redazione