“La nostra stella polare resta la Strategia per la Montagna Italiana (SMI)”. Con queste parole, il leghista Alessandro Panza, responsabile del dipartimento Montagna per la Lega, ribadisce l’impegno del partito a sostegno delle aree interne e delle comunità montane.
In una nota diffusa il 3 luglio, Panza sottolinea come il lavoro della Lega, storicamente vicino ai territori, stia proseguendo con convinzione, anche grazie all’azione del ministro Roberto Calderoli e dei parlamentari del partito. “Il ddl Montagna – afferma – sta per concludere il suo iter alla Camera, e una volta convertito in legge renderà pienamente operativa la SMI, portando risorse e risposte concrete ai territori di montagna.”
Panza non risparmia critiche all’applicazione del Psnai (Programma nazionale per le strategie delle aree interne), che – pur partendo da un principio condivisibile – “ha assegnato solo una minima parte delle risorse disponibili”. Per l'ex europarlamentare, il problema non è la mancanza di fondi, ma la loro gestione: “I fondi vanno indirizzati verso obiettivi realistici, altrimenti rischiano di rimanere inutilizzati. È proprio su questo punto che si fonda la Strategia per la Montagna Italiana.”
Infine, Panza si dice fiducioso nel nuovo ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Massimo Foti: “Siamo certi che saprà chiarire al meglio i contorni della questione, a differenza di una certa sinistra che preferisce i proclami ai fatti”.