Dal 2021 ad oggi in Piemonte sono aumentate del 40% i ludopatici. Per questo il Coordinamento delle associazioni contro il gioco d'azzardo patologico ha deciso di tornare a fare sentire la propria voce questa mattina con un presidio davanti a Palazzo Lascaris.
La bocciatura
A settembre 2023 l'allora Consiglio Regionale, sempre guidato dal governatore Alberto Cirio, bocciò la proposta di legge di iniziativa popolare con oltre 12mila firme che mirava a rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla ludopatia. All'epoca come oggi a sostenere l'iniziativa erano oltre 40 realtà - tra cui Masci, Arci, Acmos, Cgil, Sermig, Movimento Focolari, Gruppo Abele, Legambiente, Ordine dei Medici, Caritas e Fondazione Antiusura - che questa mattina si sono date appuntamento in via Alfieri per chiedere un incontro al centrodestra.
I commenti
"Torniamo qui - ha spiegato Andrea Turturro referente Libera Piemonte - dopo che la nostra proposta di legge venne bocciata in nove minuti. Da allora sono aumentati gli accessi al Sert, così come i volumi di gioco sia online che fisico".
"Questo tema - ha sottolineato Enrica Valfrè della Cgil Piemonte - è importante soprattutto perchè oggi che si discute del nuovo piano sanitario, perché attiene alla salute di tutti, ma soprattutto a quella delle persone fragili che giocano di più. E' una delle condizioni di impoverimento e rischia di mettere le persone nelle mani dell'usura". "E' urgente una nuova legge regionale altrimenti vincono l'azzardo, la mafia e perdono i cittadini" ha concluso.
Le richieste
Tra le richieste del Comitato la collocazione della sale da gioco lontano da scuole, centri anziani, supermercati e banche. Il divieto di pubblicità, il blocco dell'utilizzo ai minori e la formazione nelle scuole. A schierarsi accanto alle associazioni i consiglieri regionali del Pd, AVS e M5S.
La proposta
"L'innovativa legge regionale varata dal centrosinistra nel 2016 - sottolinea la dem Monica Canalis - aveva dato ottimi risultati e l'infausto smantellamento introdotto dal centrodestra ha rappresentato un passo indietro, sanitario, sociale e culturale". Canalis domani ripresenterà un emendamento al DDL Omnibus, in cui propone di aumentare la distanza delle slot machines dai luoghi sensibili nei comuni con più di 5.000 abitanti e di aumentare il numero di luoghi sensibili.