Attualità - 27 gennaio 2025, 17:05

Verbania celebra il Giorno della Memoria: riconoscimenti per le vittime della deportazione

In Prefettura la consegna di medaglie d'onore alla memoria di sei deportati accompagnata da interventi delle istituzioni

S’è conclusa con la consegna delle medaglie d’onore alla memoria di 6 ex deportati nei campi di concentramento, catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, la Giornata della Memoria, provinciale, questa mattina in Prefettura. Prima della firma a figli e nipoti dei deportati, sono intervenuti il vice sindaco di Verbania, Silvano Boroli; il vicepresidente della Provincia e sindaco di Cannobio, Gianmaria Minazzi; il viceprefetto vice prefetto vicario, Gerardo Corbatta, il presidente della Consulta degli studenti del Vco, Tommaso Codemo.

“Come raccomandava Primo Levi, è necessario che la memoria si trasformi in testimonianza”, ha ricordato Codemo. “Oggi – ha esortato Boroli – onoriamo il Girono della memoria, una memoria del male che non riguarda il solo popolo ebraico ma l’intera umanità. Lo ricordiamo ai giovani per una memoria e un futuro migliori”.

Il 27 gennaio – ha aggiunto Minazzi – ci obbliga al confronto con la Shoah ma anche con le leggi razziali delle quali una bambina di 8 anni, Liliana Segre apprese mentre era in vacanza a Premeno e che, nel 1944, avrebbe tentato senza successo di fuggire in Svizzera con il padre." Per Corbatta: il ricordo della Shoah getta un ponte tra ieri e oggi, senza ricordo il Male si ripete, il male sottile dell’indifferenza racchiude la chiave perché si ripeta. Vorrei, però, ricordare i pochi giusti che, a rischio della vita, aiutarono gli ebrei. Difendendo gli ebrei ricordiamo la nostra identità e i nostri valori. Non si possono dimenticare le leggi razziali e i documenti che allora si definivano scientifici, e per qualcuno lo sono ancora oggi, sulla classificazione delle razze”.

I riconoscimenti sono stati assegnati a:

- Francesco Nilo, nato a Castelvetrano (TP) il 1° ottobre 1919 e deceduto a Villadossola il 23 maggio 2004. Arruolato nel 17° reggimento fanteria compagnia divisione Acqui, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Cefalonia il 22 settembre 1943, deportato e internato nel campo di concentramento di Stalag XIII D di Norimberga fino alla sua liberazione avvenuta ad opera degli anglo-americani il 17 aprile 1945. La medaglia d’onore sarà consegnata alla figlia Giovanna Anna Nilo.

- Vito Esposito, nato a Tortorella (SA) il 10 giugno 1921 e ivi deceduto il 16 gennaio 2004. Arruolato negli Alpini, 48° reggimento artiglieria da montagna, viene catturato in Francia il 9 settembre 1943, caricato su un carro per bestiame, deportato in Germania e internato a Colonia. È stato liberato e trattenuto dalle Forze Alleate il 14 aprile 1945. La medaglia d’onore sarà consegnata al figlio Giovanni Esposito.

- Lino Eberle, nato a Erba Incino (CO) il 12 agosto 1922 e deceduto a Vigevano (PV) il 13 febbraio 2005. Arruolato nel 67° reggimento fanteria, viene catturato dalle truppe tedesche il 9 settembre 1943 e deportato nel campo di Stammlager XII C — AK 15001 Hammelburg. È stato liberato il 1° agosto 1945. La medaglia d’onore sarà consegnata al figlio Adriano Eberle.

- Antonio Celestino Aristide Martinotta, nato a Corteno Golgi (BS) l’8 luglio 1920 e deceduto a Pieve Vergonte il 26 giugno 1995. Arruolato nel 17° reggimento fanteria, viene catturato dai tedeschi in Grecia il 9 settembre 1943 e internato in diversi campi di concentramento tedeschi. È stato liberato nel maggio del 1945. La medaglia d’onore sarà consegnata alla figlia Maria Teresa Martinotta.

- Sante Garzi, nato in Bastia di Lovolon (PD) il 7 aprile 1909 e deceduto nel campo di concentramento di Dortmund, in Germania, il 17 marzo 1945. Arruolato nel 55° reggimento Fanteria “Marche” 9° Compagnia, viene catturato e internato nel 1944. La medaglia d’onore sarà consegnata al nipote Vincenzo Garzi.

- Idelmo Lievi, nato a Sant’ Ambrogio di Valpolicella (VR) il 28 maggio 1924 e deceduto a Meina il 13 dicembre 2019. Arruolato nel 38° reggimento fanteria viene catturato a Tortona (AL) dai soldati tedeschi l’8 settembre 1943. Inizialmente internato a Luchenwalde, viene successivamente trasferito in altri campi di concentramento. La medaglia d’onore sarà consegnata alla figlia Roselda Lievi.

Redazione