Si è chiusa in grande stile la dieci giorni dedicata alla coralità italiana con il 15° Concorso Nazionale Corale Polifonico del Lago Maggiore, un evento che ha consacrato Verbania come la Capitale della Coralità Italiana. La manifestazione ha preso avvio il 5 e 6 ottobre con la quinta edizione del Festival Corale del Lago Maggiore, seguito dall'ottava edizione di Archivi Corali, che hanno messo in luce la straordinaria vitalità e diversità della musica corale.
Le esibizioni dei cori hanno mostrato un livello artistico eccezionale, testimoniando la crescita del movimento corale italiano e l’importanza di questo concorso nel percorso formativo delle formazioni corali. Quest’anno, trenta cori provenienti da dieci regioni italiane si sono esibiti, rendendo la manifestazione non solo un importante momento culturale, ma anche un’opportunità per il turismo locale.
Nella categoria C, dedicata ai programmi monografici, il primo premio è andato al Sibi Consoni di Genova, diretto da Roberta Paraninfo, che ha trionfato anche nella categoria A, riservata alla musica sacra. Il Gruppo Vocale Novecento e il Coro Iter Novum si sono distinti, ricevendo il riconoscimento ex aequo. La categoria D, focalizzata sul canto popolare, ha visto un premio non assegnato, ma il Gruppo Vocale Novecento si è comunque messo in luce con un secondo premio.
Il Gran Premio del Lago Maggiore, un titolo prestigioso, è stato attribuito all’Ensemble Vocale Nox di Torino, sotto la direzione di Davide Galleano. Inoltre, diversi premi speciali hanno riconosciuto le eccellenze artistiche, tra cui il Premio Speciale Feniarco per la migliore esecuzione di un brano di un compositore contemporaneo, vinto dal Coro Joie de Chanter di Brusson.
Ettore Galvani, presidente di Acp e di Feniarco, ha espresso grande soddisfazione per l'andamento della rassegna: “Sono stati dieci giorni di lavoro intenso, ma il risultato è stato straordinario. Abbiamo potuto osservare come la coralità possa fungere da ponte tra diverse culture e sensibilità, abbracciando temi sociali e unendo persone di diversa provenienza.”
La rassegna ha dimostrato non solo di promuovere la musica, ma anche di arricchire il panorama culturale con eventi come Archivi Corali, che hanno attratto un numero crescente di visitatori. Galvani ha anche ringraziato i numerosi partecipanti e lo staff dell’Associazione Cori Piemontesi per il loro impegno. “Ci vediamo nel 2025!” ha concluso, promettendo nuove emozioni e melodie da scoprire.