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Sanità | 10 ottobre 2024, 12:00

Ospedale unico, Morandi: "La Regione non ha coraggio, la soluzione prospettata non è quella giusta"

Il sindaco di Gravellona Toce: "La strategia per il futuro è quella di demolire e ricostruire i due ospedali, ma serve l'ospedale unico"

Ospedale unico, Morandi: "La Regione non ha coraggio, la soluzione prospettata non è quella giusta"

Non si sono fatte attendere le reazioni dopo l’annuncio di ieri della regione sulla sanità del Vco e i due ospedali da ristrutturare. Il primo a dire la sua è il primo cittadino di Gravellona Toce Gianni Morandi, con questa nota stampa.

“Qualche anno fa, quando ero presidente della conferenza e rappresentanza sei sindaci Asl, dopo l’ennesimo studio indipendente che confermava la necessità dello sviluppo della medicina territoriale e di un unico ospedale, a fronte del quale la regione si arroccò dietro alla giustificazione della mancanza di un accordo sulla localizzazione, io li accusai di aver spedito la palla in tribuna, visto che ancora una volta facevano finta di niente di fronte all’evidenza dei fatti. Ora, se vogliamo continuare il paragone calcistico, possiamo dire che stanno facendo “melina”, tipico atteggiamento di chi cerca di far passare il tempo senza il coraggio di attaccare e sperando di portare a casa un pareggio, che comunque è sempre meglio che rischiare di perdere. Intanto, però, chi perde siamo tutti noi che vediamo progressivamente ridursi la capacità della sanità pubblica del Vco di far fronte ai bisogni. Sono ormai trascorsi più di cinque anni da quando hanno deciso di bloccare il percorso che, se invece fosse continuato, a quest’ora avrebbe portato il nuovo ospedale ad essere quasi completo, anche se l’avessimo fatto davvero in cima a qualche cucuzzolo; e invece continuiamo a subire la riduzione dei servizi sanitari e la strategia per il futuro pare sia quella di prospettare di demolire e ricostruire gli ospedali esistenti raccontando la favola dei due Dea, che già oggi esistono solo sulla carta, come chiunque ne abbia avuto bisogno può testimoniare.

Tutto ciò che di buono ancora c’è, e funziona, lo dobbiamo solo al sacrificio e alla capacità del personale che lavora in condizioni sempre più difficili e che ci sta continuando anche a ripetere che la soluzione prospettata non è quella giusta. D’altra parte, lo sanno anche i vertici regionali che è così, e lo hanno dimostrato il presidente e l’allora assessore Icardi che non ebbero il coraggio di andare in consiglio regionale a votare quando avvenne la votazione che sentenziò la rinuncia ad un ospedale nuovo e avviò questa melina a cui stiamo assistendo impotenti. Non è mai troppo tardi per fare la scelta giusta, chissà che prima o poi tra buttare la palla in tribuna e stare chiusi a catenaccio non entri in campo qualcuno che abbia il coraggio di fare una giocata intelligente, speriamo”.

Daniele Piovera

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