Politica - 19 luglio 2024, 19:20

Consiglio comunale, scintille sul "testamento Marchionini"

I consiglieri si sono scontrati in particolare sulla variazione di bilancio approvata per evitare l'aumento della Tari

Consiglio comunale, scintille sul "testamento Marchionini"

È stata la presidente del consiglio comunale, Alice De Ambrogi, il primo bersaglio dell’attacco delle minoranze. A contestare la votazione sulla variazione di bilancio è stata Mirella Cristina (Forza Italia), dopo averne chiesto inutilmente la sospensione, perché “la documentazione ci è stata consegnata solo ieri sera, quando ci sarebbe stato il tempo di convocare la commissione o, in subordine, i capigruppo. La destinazione dell’avanzo libero non è altro che il recepimento dell’atto di indirizzo deliberato dalla giunta Marchionini”.

“In commissione capigruppo – ha replicato De Ambrogi – nessuno ha obiettato. La procedura è stata condivisa col segretario (Giovanni Boggi, ndr)”.

“Il passaggio diretto in consiglio è inevitabile, la legge ci obbliga ad approvare il tariffario Tari entro il 20, non si poteva fare altrimenti”, avrebbe detto in sede di dibattito l’assessore Annarita Marangio. Ad accendere gli animi è stata la messa ai voti della variazione, subito dopo la relazione dell’assessore, “senza dibattito”, ha obiettato Cristina. Anche l’ex assessore al bilancio Anna Bozzuto ha contestato il passaggio diretto in consiglio: “Si poteva convocare una capogruppo allargata, mi sarei aspettata come primo atto la discussione e il voto sulla Tari e, solo in seguito, la variazione di bilancio”.

Per l’ex sindaco Silvia Marchionini la nuova amministrazione dimostra “debolezza e mancanza di confronto. Il mio invito è di utilizzare l’avanzo libero per coprire i maggiori costi della Tari. Quello che avete ereditato è un bilancio sano, 10 anni fa non era così. Mi sarei aspettata la presentazione del Dup (Documento unico di programmazione, ndr) invece vi limitate ad approvare atti amministrativi sui quali per quattro anni avete sempre votato contro”.

Giorgio Tigano (Verbania Futura) l’ha interrotta: “Sentirci dire che approviamo quello che non approvavamo prima significa non ricordare le volte nelle quali eravamo d’accordo su singoli provvedimenti e chiedevamo la votazione separata, e ci sentivamo rispondere che era possibile votare solo in blocco”. Polemico con l’ex sindaco anche l’assessore Mattia Tacchini: “Ci chiedete come utilizzeremo i 100mila euro dei ristori ai commercianti, abbiamo ereditato una situazione emergenziale. Faremo un bando a tempo debito e distribuiremo i ristori in base alla documentazione del danno patito. Non tema, consigliera Marchionini, quando sarà il momento forniremo tutta la documentazione necessaria”.

Più sfumato Riccardo Brezza (Pd): “Dobbiamo prendere atto del nuovo ruolo che ci hanno assegnato gli elettori, noi all’opposizione, voi in maggioranza. Non potete continuare a ripetere quello che dicevate in minoranza”. “Sono in carica da pochi giorni – ha ribattuto l’assessore ai lavori pubblici Daniele Capra -. Se questa sera non approviamo la variazione non possiamo intervenire, pagare le ditte. Aiutateci anziché fare politica”.

Patrich Rabaini ha eccepito sull’applicazione dell’avanzo libero per coprire il rincaro Tari: “Ho approfondito l’argomento, ho letto delle sentenze che dicono altro”. Rabaini e Marchionini hanno presentato un emendamento che, se approvato, avrebbe impegnato la giunta a portare in consiglio il nuovo contratto di servizio con ConserVco entro il 30 settembre e decidere, già entro l’anno, le tariffe 2025 e 2026.

A questo punto a sbottare è stato il sindaco Giandomenico Albertella: “È una situazione paradossale, il 21 giugno (la giunta Marchionini, ndr) è stata presa una decisione senza alcun valore politico (l’atto di indirizzo, ndr), ora ci volete ingessare. Noi preferiamo tenerci le mani libere per discutere con il Consorzio rifiuti e con ConSerVco. Porteremo sì il nuovo contratto di servizio in commissione e in consiglio entro il 30 settembre, discuteremo anche con gli altri comuni, alcuni dei quali hanno già aumentato la Tari (Omegna, Gravellona, Domodossola, ndr)”.

Si è alterata anche Marangio: “Non abbiamo aumentato la Tari perché oggi la città è impresentabile, anche perché chi aveva la vice presidenza del Consorzio rifiuti e nel precedente consiglio non ha votato l’aumento delle tariffe (prima Giovanna Agosti Bersi, poi Cinzia Vallone, che s’è dimessa quando è emerso il deficit di 1,6 milioni, ndr) non ha fatto nulla”.

“Quindi voi decidete l’aumento del 10% dall’anno prossimo, mi dica consigliere Ricca”, ha detto Marchionini rivolgendosi al capogruppo di maggioranza, che l’aveva punzecchiata ripetutamente sul “lascito Marchionini” scivolato nella foga polemica in “Testamento Marchionini”.

“Non credo – ha obiettato Brezza che l’emendamento voglia ingessare, un piano industriale nello smaltimento dei rifiuti non esiste da quando è stato chiuso il forno inceneritore di Gravellona e non potrà esistere fin tanto che sarà pronto l’impianto di Ornavasso”.

L’emendamento è stato respinto a maggioranza. Sulla variazione al bilancio Pd, Marchionini e Rabaini si sono astenuti, Forza Italia ha votato contro. Nella dichiarazione di voto Ricca ha ammorbidito i toni: “Occorre un vero piano industriale per lo smaltimento dei rifiuti. Accogliamo l’invito di Marchionini e Brezza. Aiutateci con la vostra esperienza”.

Redazione

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