Politica - 16 maggio 2024, 17:00

Capitano Ultimo: "Rovesciare la prospettiva, l'Europa sia al servizio dei comuni"

Sergio De Caprio, candidato alle europee con "Libertà", è intervenuto a Villa Giulia

Portare i territori in Europa, nel caso specifico i Comuni. Un rovesciamento di prospettiva, quello proposto dal Capitano Ultimo – al secolo  Sergio De Caprio – ieri sera nell’incontro a Villa Giulia maturato, ha raccontato, durante il periodo di servizio nei carabinieri in Calabria.

“Mi sono avvicinato alla politica – queste le sue parole – in Calabria, dov’ero arrivato come carabiniere. Nell’incontro con i sindaci abbandonati a sé stessi, senza i soldi necessari, ad esempio, per separare le acque bianche dalle acque nere. Assistendo ai ripetuti scioglimenti per mafia dei consigli comunali, quasi che lo Stato non riuscendo a sciogliere la mafia, sciogliessero i Comuni facendo passare gli amministratori, anche quelli onesti. Ho girato 400 Comuni e ho riscontato in tutti lo stato d’abbandono”. È stato l’incontro con Cateno De Luca ad accendere in Ultimo-De Stasio la scintilla della discesa in campo in politica: “Cosa non va oggi nei Comuni? – si è chiesto - Manca l’autodeterminazione: se un Comune è abbastanza grande da potersi permettere un tecnico a tempo pieno, riesce ad accedere ai bandi e ottenere i contributi. Quelli piccoli che dispongono di un tecnico per sole 15 ore la settimana non ce la possono fare. Come se ne esce? Con un’Europa dei Comuni, questo è il vero federalismo, non quello delle grandi organizzazioni internazionali”.

Per questo, Ultimo si candida all’Europarlamento con “Libertà”, la lista di Cateno De Luca.

Gli stessi concetti di De Stasio li aveva espositi l’onorevole Laura Castelli: “Si accorgono dopo 10 anni (gli altri partiti, ndr) che dell’Europa dipende la vita di tutti noi. Parlano di fare più grande l’Europa per contrastare le grandi potenze. Ma non è questo che un Europarlamento davvero attento ai cittadini deve fare. Occorre tracciare una linea netta, una volta per tutte. Questo il governo Meloni non lo sta facendo. Vota contro il green deal ma, basta leggere i dossier dei ministeri, nei fatti si accoda. Le norme stringenti entrano in vigore e ce ne accorgeremo troppo tardi. Per questo vogliamo esserci, per svelare l’inganno e, se i numeri ci daranno ragione, bloccare questa deriva”.

Indicazioni che il candidato sindaco Michael Immovilli, che ha mutato il nome della lista da “Nuova Verbania” in “Libertà”, dice di voler applicare “quando sarò sindaco”.

Redazione