Ormai è noto a tutti: i medici strutturati disposti a lavorare nel settore pubblico sono sempre meno. Ed è per questo che gran parte degli ospedali italiani deve ricorrere alle figure dei cosiddetti “gettonisti”, ovvero medici che si rendono disponibili a chiamata, organizzati in cooperative, che si spostano a seconda del bisogno, dell'offerta e delle condizioni. È questo il tema di un servizio di “Presa Diretta”, nota trasmissione d’inchiesta di Rai 3, andata in onda nella prima serata di ieri, lunedì 11 marzo.
Il servizio in questione indaga sul mondo dei medici gettonisti e del ruolo sempre più di rilievo che questi stanno assumendo nella sanità pubblica. Tra gli ospedali che ricorrono a questo sistema ci sono anche quelli di Domodossola e Verbania. Proprio per questo, l’inviata di “Presa Diretta” ha intervistato Chiara Serpieri, direttrice generale dell’Asl Vco. “Noi abbiamo fatto decine di concorsi per tutti i settori della medicina”, spiega ai microfoni di Rai 3. “Concorsi ai quali, però, i candidati non si sono presentati”. La direttrice chiarisce come, ad oggi, la soluzione dei gettonisti sia l’unica attuabile: “Se io avessi, per ogni reparto, uno staff di sei persone per coprire turni h24, non mi verrebbe neanche in mente di esternalizzare il servizio – dichiara Serpieri – Nelle condizioni in cui siamo oggi, però, prima di ogni considerazione economica c’è la scelta di erogare oppure no il servizio”.
La scelta dei medici gettonisti è dunque obbligata, per sopperire alla carenza di organico con cui gli ospedali del Vco, e di tutta Italia, devono fare i conti. Basti pensare che, ad oggi, la metà dei medici dell’ospedale Castelli è esternalizzata, come spiegato durante il servizio di “Presa Diretta”: “Non si tratta di medici strutturati in modo organico, ma di personale che lavora oggi qui, domani là”.
Nel corso del servizio di Rai 3 è intervenuto anche Paolo Grammatica, Primario del Pronto Soccorso di Verbania: “Mi rendo conto che sia un sistema più che discutibile, soprattutto in termini economici. Però non ci sono alternative”.
Al centro delle polemiche, più volte sollevate anche nel territorio del Vco, sono gli stipendi che i gettonisti ricevono ad ogni chiamata, nettamente più alti rispetto a quelli dei medici strutturati. Si parla di 1000 euro al giorno (che possono arrivare anche a 1300/1400), contro i 100 euro al giorno percepiti da un medico dipendente ospedaliero. Di tratta di quello che “Presa Diretta” definisce come “un cortocircuito del sistema sanitario nazionale, che non paga i suoi dipendenti ma strapaga – forse paga il giusto – medici esterni”.