Slitta al 22 la scelta del candidato Pd a sindaco. L’assemblea di ieri sera ha deciso di prendersi una settimana di tempo. Di “assemblea serena” parla il segretario cittadino, Riccardo Molinari: “L’abbiamo aperta modificando leggermente l’ordine del giorno scegliendo di prendere qualche giorno in più sulla questione del candidato come gesto di apertura, di responsabilità e distensione nei confronti del centrosinistra”
Riccardo Brezza è infastidito dalle indiscrezioni filtrate dall’assemblea sul clima teso e sul “congelamento” della sua candidatura già in trampolino di lancio: “Ricostruzione fantasiosa a dir poco. Il segretario ha chiesto una settimana di tempo e tutto il partito l’ha seguito per aiutare a comporre almeno una parte della coalizione. Quindi nessuna tensione”. Roberto Gentina rivendica il merito “con la mia candidatura di aver riaperto giochi già fatti. A muovermi non è stata l’ambizione personale, ho il mio lavoro da fare (è avvocato ndr). Il mio intento era quello di ricucire con l’ala riformista della coalizione dalla quale erano arrivati malumori nei giorni scorsi. Molinari ha la mia massima fiducia, per ciò che mi riguarda ritengo che la coalizione debba rimanere quella che esprime la maggioranza uscente: Pd, Alleanza civica per Verbania, Centro civico che è stato decisivo nel 2019 per vincere il ballottaggio (quando si presentò come Comunità.Vb, ndr), inclusa Italia Viva”. Rimane scoperto il fianco di Verbania Ambiente con la quale, a detta di Gentina, una sintesi è oggettivamente difficile: “Sono in ottimi rapporti con Giovanni Margaroli e Nicolò Scalfi ma, da mesi, reclamano discontinuità rispetto alle ultime due amministrazioni guidate da Silvia Marchionini. Deciderà il segretario chi sentire, mi fido di lui”.