"La Juve ruba da 50 anni, potremmo istituire una commissione d'inchiesta". Il senatore Enrico Borghi, esponente di 'Italia Viva', e tifoso granata, ieri sera al TG1 parlando di fede calcistica nei palazzi della politica ha fatto questa dichiarazione, che non ha mancato di raccogliere polemiche anche a livello locale. “Il nuovo autogol di Borghi, questa volta in tema di fedi calcistiche, finisce sui media nazionali. Così il senatore di Iv colpisce ancora...” si legge in una nota del segretario provinciale Vco della Lega Enrico Montani. “Enrico Borghi, non nuovo a procurarsi autogol, colpisce ancora. Salito l’ultima volta alla ribalta delle cronache nell’aprile del 2023 dopo aver lasciato il Pd per Italia Viva e sparito dai radar per mesi e mesi, in queste ore è riuscito nuovamente a far parlare di sé. No, nulla di politicamente rilevante, sia mai... La materia su cui si è cimentato il Tafazi del Vco, lui di fede granata, è quella calcistica e la sparata arrivata dal Tg1 non è nemmeno originale: “La Juve ruba da 50 anni”. Il risultato, al metto del tentativo tardivo di scusarsi appellandosi all’ironia, è davvero eccezionale: le parole di Borghi, che così è riuscito finalmente ad uscire dall’anonimato, sono rimbalzate sulle agenzia di stampa, sui social e naturalmente sono state messe nel mirino dai tifosi bianconeri. Un gran bel autogol senatore: avanti così!” ha sottolineato Montani. Anche il direttivo dell'official fans club Ossola Bianconera è intervenuto. “Come club ci sentiamo in dovere di rispondere al senatore, visto che al nostro interno abbiamo quasi 300 iscritti. Visto la ben nota fede calcistica del senatore, come recita un famoso proverbio "quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba". Del resto essere la seconda squadra di Torino, vincere solo tre derby negli ultimi 20 anni, per non aggiungere che l'ultimo trofeo vinto dalla sua squadra risale all'epoca dove le auto si accendevano con l'uso della manovella, brucia”. Il senatore ossolano è tornato sulla vicenda attraverso il suo profilo s X, l'ex social Twitter: “Il Tg1 ha ripreso una mia battuta ironica, all’interno di un servizio costruito in tale chiave, legata alla mia fede calcistica e al rapporto con la Juventus, storica antagonista della mia squadra del cuore. Vedo che si è innescato un acceso dibattito, e voglio chiarire che non era mia intenzione offendere alcuno. E naturalmente la questione della commissione parlamentare era una battuta paradossale, nel quadro di quel senso ironico a cui facevo riferimento”. Borghi ha poi aggiunto: “Se vi sono persone che si sono sentite offese, chiarisco il senso e mi scuso di non aver saputo corrispondere allo spirito ironico e leggero che dovrebbe essere connesso con quello che è sempre e comunque un gioco, il calcio, che accomuna molti italiani. Forse aveva ragione Churchill, quando diceva che gli Italiani fanno la guerra come una partita di calcio, ed una partita di calcio come una guerra. E in ogni caso, se vogliamo dire una cosa un po’ più seria, forse andrebbe apprezzato chi in politica ha il coraggio coerente delle proprie bandiere (anche calcistiche) anziché giocare a lisciare il pelo ai fini di un facile consenso. Ma queste sono opinioni. E ognuno, in democrazia, giustamente ha la propria”.
Che Borghi sia diventato ‘’alleato'' del presidente Ignazio Benito Maria La Russa? . Stai a vedere che il senatore ossolano renziano doc ha in mente un inciucio con Fratelli d’Italia….. per spezzare le reni alla Juventus. Ma noi sappiamo come va la politica, forse capiamo meno come i nostri parlamentari possano trovare il tempo per dedicarsi al calcio. Auspichiamo per loro più presenze in aula che davanti alla tv o negli stadi a fare i tifosi. Ma in Italia tutto vale, anche avere due Camere che hanno in corpo dei club di parlamentari tifosi per questa o quella squadra.
Borghi, tornato renziano, ha ormai messo le vesti del suo leader toscano che in quanto a battute non è secondo a nessuno. Ma che come amico dell’arabo Mohamed bin Salman potrebbe consigliare Borghi di tifare per qualche squadra dell’Arabia Saudita, evitandogli così qualche gaffe in Italia, dove prende i voti. Magari anche quelli di qualche ‘juventino ladro’.