Quanti di noi pranzano davanti al pc o alla scrivania con la classica "schiscetta" portata da casa? Pranzare al lavoro è diventato ormai un'abitudine per la maggior parte dei lavoratori che non possono usufruire del servizio mensa o recarsi al ristorante tutti i giorni, scelta sicuramente anti economica. E così a pranzo si consumano spesso cibi già pronti, avanzi, o peggio ancora panini, focacce o tranci di pizza. Si tratta di alimenti veloci, sicuramente gustosi, ma non particolarmente sani.
Per venire in aiuto di tutti i lavoratori costretti a pranzare al lavoro, nell'ambito del Progetto del Ministero della Salute IZSPLV 03/18 RC “Nuove abitudini alimentari: rischio microbiologico, chimico e profilo nutrizionale di alimenti ready-to-eat e dei pasti a libero servizio”, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta SC Sicurezza e Qualità degli Alimenti, Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche e ASL Città di Torino SC Nutrizione Clinica, hanno redatto un utile opuscolo con tanti consigli sul "Baracchino perfetto".
L'opuscolo è ora in distribuzione presso tutte le Asl del Piemonte e contiene davvero tante informazioni e trucchetti per mangiare sano e gustoso a pranzo anche se seduti alla scrivania. Le prime informazioni utili riguardano il contenitore in cui riporre il proprio pranzo, e come trasportarlo. Per evitare la proliferazione di “batteri cattivi” e potenzialmente pericolosi, è infatti raccomandato trasportare il pasto in una borsa frigo e conservarlo a temperatura di refrigerazione una volta arrivati al lavoro. Assolutamente meglio evitare di lasciare quindi gli alimenti a temperatura ambiente.
Anche il contenitore è importante: bisogna accertarsi che sia idoneo per il contatto con gli alimenti (simbolo di forchetta e bicchiere o scritta “per alimenti”). In commercio infatti esistono contenitori in plastica di diverse dimensioni e materiali: solo alcuni sono adatti a essere usati in microonde (simbolo con le tre onde stilizzate). Alcuni contenitori in plastica per microonde possono essere scaldati con il tappo, altri senza. Sono adatti anche i contenitori in vetro e in ceramica (ad eccezione di alcune ceramiche decorate).
Nel microonde non vanno usate le vaschette di metallo, alluminio, la carta stagnola e il cristallo, perchè potrebbero surriscaldarsi, deformarsi o rilasciare sostanze nocive. La guida propone poi il decalogo per il baracchino perfetto: con le giuste attenzioni è infatti possibile creare un piatto sano da portare al lavoro. Tra i tanti consigli quello di comporre il pranzo con una porzione di proteine, una di carboidrati e una di verdure. Bisogna poi considerare una corretta alimentazione come un insieme di quantità, qualità e varietà degli alimenti: è importante variare per quanto possibile le pietanze, così da fornire all'organismo i nutrienti necessari. E' poi importante chiedersi quanta fame si abbia: le porzioni possono variare di giorno in giorno: quando ci si allena si ha bisogno di più energia.
Un trucco per sentirsi più sazio e più soddisfatto è quello di rendere il pasto bello da vedere sfruttando i colori degli alimenti. E' importante poi prestare attenzione a salse, sughi e condimenti che possono contenere molti grassi e zuccheri aggiunti. Meglio un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva a crudo. Bisogna poi prestare attenzione agli zuccheri nascosti: gli yogurt alla frutta contengono circa gli stessi zuccheri di un frutto, senza averne i benefici. Si possono poi utilizzare i cibi avanzati dalla cena e riadattarli aggiungendo uno o due ingredienti: ad esempio un filetto di tonno al forno può diventare una base per un’ottima pasta con tonno e pomodorini. In caso di lavoro sedentario, è meglio sceliere piatti poco elaborati e conditi in modo semplice, così da evitare calorie in più.
E' importante mangiare lentamente e assaporare ogni boccone, il pasto infatti non dovrebbe durare meno di 20 minuti. Un ultimo consiglio è quello di conservare in ufficio i condimenti: aggiungerli a crudo regala più sapore ai piatti. La guida contiene anche dei suggerimenti per chi pranza al ristorante: meglio scegliere tra un piatto tris composto da primo, secondo, contorno (a esempio pasta o altri cereali con carne/pesce/legumi seguito da verdure, crude o cotte); un secondo piatto cononte di proteine animali o vegetali con pane e verdura, o ancora un panino. Ogni tanto il panino (preferibilmente integrale) può essere una buona idea per una pausa pranzo: meglio privo di salse e condimenti troppo calorici. Meglio sceglierlo completo di verdure e con una fonte proteica (tra affettato magro, uova, burger vegetali o di pesce e carne magra). Insomma, anche al lavoro si può pranzare con gusto con un occhio attento alla salute, e anche la concentrazione e il rendimento ne beneficeranno.