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Cronaca | 11 novembre 2023, 14:15

Perseguita l'ex datore di lavoro dopo essere stato licenziato

Uomo 54enne residente a Cannobio ai domiciliari

Perseguita l'ex datore di lavoro dopo essere stato licenziato

Il divieto di avvicinamento alla vittima gli era stato notificato poche ore prima dai carabinieri di Cannobio e proprio loro lo hanno arrestato per averlo violato.  La scorsa primavera era stato licenziato e aveva perso il suo posto di lavoro. Da allora perseguitare il suo ex datore era diventata la sua ossessione. Ha iniziato a seguirlo, molestarlo e minacciarlo, tanto da spingere la vittima a presentare denuncia ai Carabinieri. Neanche questa è però servita da deterrente e l’uomo, un di 54enne residente nel comune lacuale, ha continuato a perseguitare la sua vittima che si è rivolta nuovamente ai militari di Cannobio.  

Proprio ieri pomeriggio i carabinieri lo avevano invitato in caserma e gli avevano notificato il provvedimento di divieto di avvicinamento alla vittima emesso dalla Procura della Repubblica di Verbania. Probabilmente la smania di continuare a molestare il suo ex datore di lavoro, “reo” di averlo licenziato, è stata troppo forte per lo stalker che, in barba al divieto di avvicinamento, ha prenotato un tavolo proprio nel ristorante che si trova nello stesso edificio del locale di proprietà della sua vittima e che è anche il posto in cui quest’ultima vive e lavora. Non ha pensato minimamente a nascondere la sua presenza, con la possibilità che la sua vittima si accorgesse della sua presenza e che vedesse che lui era lì, nonostante il provvedimento notificato qualche ora prima.

Per sua sfortuna però, è passata una pattuglia dei carabinieri di Cannobio che, dall’esterno, ha riconosciuto l’uomo a cui solo poche ore prima avevano notificato il divieto. Lo stalker, che non ha saputo dare una giustificazione plausibile del motivo per cui si trovasse lì, è stato portato in caserma e dichiarato in arresto per violazione del provvedimento restrittivo. Dopo le formalità di rito è stato riaccompagnato a casa sua dove dovrà rimanere agli arresti domiciliari sino all’udienza di convalida davanti al giudice.

comunicato stampa

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