Al Palazzo dei Congressi di Stresa si è inaugurato oggi alle ore 16.30 l’evento culturale internazionale “La mia casa è iltuo museo - Tour tra 22 case-museo d’Europa”, organizzato dalla Fondazione Andrea Ruffoni e dal Comune di Stresa fino al 1° ottobre 2023. Dopo il saluto del Sindaco di Stresa Marcella Severino, che ha sottolineato il rilievo dell’evento per la valorizzazione delle case-museo e per fare anche di quelle locali (Andrea Ruffoni all’Isola dei Pescatori e Antonio Rosmini a Stresa) un ulteriore motivo di attrazione culturale e turistica, è stato Christiaan Veldman, Presidente della Fondazione Andrea Ruffoni, a delineare le tappe che hanno portato alla complessa e impegnativa organizzazione della mostra e delle iniziative collegate e le finalità perseguite.
L’obiettivo di far crescere la conoscenza di Andrea Ruffoni, della sua arte e della sua casa-museo si realizza con l’inserimento in un contesto internazionale mediante una promozione che non guarda solo al presente ma vuole creare le basi per suscitare nel futuro sempre maggiore attenzione per le preziose testimonianze artistiche richiamate dalla manifestazione. A tal fine accanto al corpo centrale della mostra di 22 case-museo ciascuna con il proprio stand espositivo che la rappresenta nella Sala Panoramica, si sono sfruttati i grandi spazi offerti dal Palazzo dei Congressi per esporre nella Sala Quattrocento la mostra degli Artisti Amici di Andrea Ruffoni, nel corridoio e atrio “Un patrimonio da non perdere”, mostra fotografica ed esposizione del lavoro di restauro di Associazioni del territorio con la collaborazione del Gruppo Fotografico Ossolano “La Cinefoto”.
Inoltre si organizza venerdi 29 e sabato 30 settembre il Convegno “Dare al passato un futuro” – Le case-museo nel XXI secolo e già si pensa a proseguire il lavoro intrapreso con un’opera sugli spunti di interesse che ne emergeranno.La cerimonia inaugurale, nel corso della quale Ubaldo Rodari ha portato il saluto e il compiacimento per l’iniziativa realizzata giunti da Inge Rohloff, moglie di Ruffoni assente per motivi di salute, si è conclusa con la proiezione del film-documentario su Andrea Ruffoni realizzato dalla regista Dagmar Brendecke di Berlino, che purtroppo è scomparsa prima di poterlo portare a termine. A riprenderlo e completarlo ci ha pensato il regista Armin Fausten, che ha spiegato come abbia proceduto nel solco del lavoro avviato dalla scomparsa e del suo intento di creare un’opera che rappresentasse in modo efficace la figura di Ruffoni, la sua arte e il suo mondo.
E’ seguita la visita alla intera esposizione che ne ha confermato i molteplici motivi di interesse, in particolare per quanto riguarda l’originale allestimento del materiale illustrativo delle case-museo, con scelte mirate a valorizzare il materiale esposto in sintonia con l’ambiente circostante e con suggestioni che arricchiscono la visita come quelle offerte dagli effetti creati grazi e alla collaborazione con Michele Scaciga di Baceno, esperto di video-arte interattiva.