Attualità - 13 settembre 2023, 11:03

Servizio civile Digitale: opportunità per i giovani di Verbania e Omegna

Sette posti aperti per il Servizio Civile Digitale nelle aree di Verbania e Omegna, offrendo ai giovani l'opportunità di aiutare le persone a utilizzare la tecnologia mentre acquisiscono preziose competenze

Sono 7 i posti messi a bando per il Servizio civile digitale. Cinque a Verbania in biblioteca, all’ufficio Politiche sociali del Comune, al Consorzio servizi sociali del Verbano, alla Cooperativa sociale “Il Sogno”. Due a Omegna: in biblioteca e alla direzione generale di Asl Vco. I giovani dai 18 ai 29 anni interessati hanno tempo fino al 28 settembre per presentare domanda al Centro dell’impiego in piazza Città gemellate e im biblioteca a Verbania. Per fare domanda è indispensabile lo Spid. A selezionare le persone da avviare al Servizio civile digitale sarà la cooperativa sociale Aurive.

Spiega Francesca Bellomo (Aurive): “L’intento è quello di agevolare l’accesso ai servizi digitali di persone che, per ragioni di età o di scarsa attitudine, hanno difficoltà ad utilizzare la tecnologia utilizzando come agevolatori i giovani civilisti che con essa hanno maggiore consuetudine e che verranno formati specificamente. Il bando è suddiviso in due competenze: Welfare digitale, specifico per i servizi sociali; Pensare digitale, per chi intente prestare servizio in biblioteca”.

“Per noi – precisa Massimo Nobili, addetto stampa di Asl Vco – è la prima esperienza. E’ molto importante perché, la giovane o il giovane che ci verrà assegnato, servirà ad incentivare l’utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico per far muovere il meno possibile le persone, soprattutto nelle aree marginali montane. Finora ne abbiamo avviati 3 mila, più di 3 mila quelli aggiornati a seconda dell’evoluzione delle condizioni sanitarie del paziente”. “Per noi come Comune – sottolinea Riccardo Brezza, assessore a Politiche giovanili e Cultura - è un’esperienza consolidata. Grazie al servizio civile, non solo quello digitale, abbiamo incontrato molti ragazzi, buona parte dei quali sono diventati educatori che sono arrivati nell’ottica di un futuro lavorativo. Chiudo, visto che stiamo presentando il bando in biblioteca, dicendo che chi segue gli eventi organizzati dalla Pietro Ceretti s’è reso conto dell’importante contributo dei civilisti”. Per Antonio Attinà (Ciss Verbano) “il servizio civile è un’esperienza che ti può cambiare la vita, è successo a me con il servizio civile alternativo alla leva militare. M’ha cambiato la vita al punto che i servizi sociali sono diventati il mio ambiente di lavoro”. “Ai civilisti – integra Sabina Lunardon (cooperativa Il Sogno – offriamo un approccio al Terzo Settore: un posto alla Banda Biscotti e 1 al consorzio di cooperative sociali Link che gestisce lo Spazio Sant’Anna”

Serena Gioira sta concludendo l’anno di servizio civile digitale alle biblioteche di Verbania e Omegna: “Ho iniziato a dicembre dello scorso anno, avevo fatto domanda su consiglio di un’amica. Il servizio civile digitale è stato, per me, un modo perfetto di conciliare gli studi in Conservazione dei beni culturali e impegno lavorativo. Ho aiutato gli utenti nella richiesta delle credenziali per l’accesso ai servizi digitali della biblioteca: scaricare gli e book, le riviste, prenotare non solo i libri ma anche gli eventi organizzati dall’ente. Penso di iscrivermi alla laurea magistrale in Archeologia ma non escludo di partecipare a concorsi in qualche biblioteca qualora ce ne dovessero essere”. Per Guido Gagliardi, che sta concludendo il servizio civile al liceo Spezia di Domodossola, “ho acquisito un bagaglio di esperienze importante, in particolare per ciò che riguarda l’aiuto alle procedure d’accesso al lavoro per i giovani con disabilità”. Angela Ciamba, laureata in Cultura digitale della comunicazione sta formando i docenti del liceo Spezia all’utilizzo del digitale nel loro lavoro: “Finora ho tenuto due incontri: uno sulle competenze tecniche, l’altro sull’utilizzo delle stesse nelle materie specifiche d’insegnamento. Gli ultimi due saranno dedicati alla ricerca delle fonti, utili per ideare progetti didattici”.

“Al di là del servizio alla collettività – conclude Bellomo – il servizio civile universale si concilia con gli studi che ciascuno sta seguendo”.

Redazione