Attualità - 19 giugno 2023, 18:00

Sono 130 le donne maltrattate aiutate dalla stanza rosa dell’Avis al Castelli

Il bilancio prima dello scoprimento della panchina rossa all’ingresso del Maggiore

Sono 130 le donne maltrattate, 36 con minori a carico, accolte nella Stanza Rosa di Avis all’interno dell’ospedale Castelli. Di queste il 30% hanno fruito di un percorso di protezione.

Il bilancio, domenica pomeriggio, poco prima dello scoprimento della panchina rossa, su progetto dell’architetto Renata Montalto, all’ingresso del centro eventi Il Maggiore. Tra le autorità presenti, il questore Luigi Nappi ha ricordato la concessione, da parte di Avis, di un locale all’interno della propria sede in viale Azari per gli ammoniti e i condannati per stalking, violenza sessuale e violenza in famiglia. “Ieri (sabato, ndr) – ha detto la presidente, Simona Sassi – abbiamo consegnato le chiavi alla responsabile. Il servizio è in grado di partire”. Sull’esigenza di segnalare situazioni a rischio prima che degenerino ha insistito il comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri, colonnello Giovanni Della Sala.

Lo scoprimento della panchina è stato preceduto dalla consegna degli attestati di “ambasciatori Avis” agli studenti del Ferrini-Franzosini, del liceo Cavalieri e dell’istituto Cobianchi che hanno partecipato alle iniziative dell’associazione nelle scuole superiori cittadine per incentivare le donazioni di sangue. “C’è sempre bisogno di nuovi donatori, per questo intraprendiamo queste iniziative in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale”. “La convenzione triennale è in scadenza – è intervenuta Federica Di Sessa, dell’Ufficio scolastico provinciale – ma la rinnoveremo sicuramente”. Tra le autorità che hanno portato il loro saluto c’erano anche il viceprefetto, Roberto Dosio, e il sindaco, Silvia Marchionini.

Redazione