Cultura - 11 maggio 2023, 09:00

'FerMenti' presenta il libro del filosofo Guy Hoquengem 'Il desiderio omosessuale'

Sabato 13 maggio in biblioteca incontro con il curatore della nuova edizione del libro Cristian Lo Iacono

Nuovo appuntamento, sempre ad ingresso libero, con l'edizione 2023 della rassegna culturale FerMenti.

Sabato 13 maggio alle ore 21 alla Biblioteca Ceretti di Verbania presentazione della nuova edizione, curata da Cristian Lo Iacono per Mimesis, del libro del 1972 di Guy Hoquengem intitolato 'Il desiderio omosessuale'. Pubblicato per la prima volta nel 1972 è diventato negli anni successivi un classico e tradotto in diverse lingue.

A presentare il volume sarà Lo Iacono, dottore di ricerca in Filosofia ed Ermeneutica Filosofica. “Il tema del volume -sottolineano gli organizzatori- si colloca oggi in un dibattito ancora acceso nel nostro Paese, ma con la autonomia e complessità che è tipica di un testo con una sua storicità ed una solida base filosofica, che si cercherà di approfondire”. Ad organizzare l’evento è l’associazione Maydeas in collaborazione con la Città di Verbania, Vco Biblioteche, Non Edicola Pontini, Arcigay Nuovicolori, Arci Verbania, Maurice Glbtq, WolverNight Fanzine.

Nelle sinossi di presentazione del libro si legge: “Nel 1972, entusiasmato dalle riflessioni 'anti-edipiche' di Deleuze e Guattari, il giovane filosofo Guy Hocquenghem scrive 'Le désir homosexuel'. Evitando di ricorrere alla biologia o di risalire a presunte cause traumatiche dell’omosessualità, l’autore riconduce la genesi dell’odio antiomosessuale ad apparati ideologici quali il sistema giuridico e poliziesco, i mass media, la medicina e la psicanalisi. Proprio Freud svela e insieme nasconde una verità più profonda sul desiderio omosessuale: il desiderio 'eteroclito', deviante – vero protagonista di questo libro queer ante litteram – sfugge a ogni categorizzazione e, in questa resistenza, assume un potenziale politico dirompente. A cinquant’anni dalla nascita dei movimenti Glbtq, la sfida che l’autore ci pone rimane urgente: cercheremo casa in un’economia estrattiva delle identità e della proprietà? Oppure distruggeremo attaccamenti e gerarchie, aprendo la strada a forme più circolari del vivere in comune? Questo libro, tradotto in diverse lingue (in italiano già nel 1973), rimane ancora oggi un classico mondiale della critica omosessuale.”

“Il mio lavoro di traduzione -scrive in una nota critica il curatore Cristian Lo Iacono-voleva innanzitutto rendere giustizia a un classico della teoria critica che nonostante le numerose traduzioni in tutto il mondo aveva subito una cattiva fortuna in Italia, essendo stato tradotto molto male nel 1973 e presto (forse anche per questo) sparito dalla circolazione.

In secondo luogo, l'autore di questo libro, Guy Hocquenghem, giovane discepolo di Deleuze nella Francia degli anni Settanta, è universalmente riconosciuto tra i precursori della teoria queer, cioè di quella versione radicale del pensiero sulla sessualità e sul genere che ha tanto influenzato il linguaggio e anche l'attuale modo di percepire, vivere e raccontare l'identità.

In terzo luogo, trovo che il nucleo filosofico centrale del libro, il desiderio, sia ancora oggi un sito scottante di contestazione da un lato e di appropriazione e valorizzazione capitalistica dall'altro. Per cui ritengo utile risalire a una delle prime riflessioni consapevoli di questa criticità.

Infine, ritengo che il modo di concepire la politica - come orizzontalità, rifiuto del principio gerarchico, annodamento di prospettive, ecc. - abbozzato in questo libro rappresenti oggi quel poco di autenticamente politico che ancora vediamo muoversi intorno a noi, spesso ai margini del discorso pubblico. Poco o tanto che sia, per me è stato bello e rivendico l'inattualità di tutta l'operazione, se ce ne fosse bisogno”.


Redazione