Inauguraerà il 1 aprile al Museo del Paesaggio di Verbania la mostra 'Siro Penagini 1885-1952. Il poeta della natura', a cura di Elena Pontiggia.
La mostra, a cura di Elena Pontiggia, comprende oltre settanta opere e ricostruisce tutto il percorso dell’artista milanese, riportando alla ribalta la sua pittura, oggi quasi dimenticata e insolita nel panorama italiano. L'esposizione si avvale della collaborazione della VAF-Stiftung, nella cui collana esce l’ampia monografia che fa da catalogo alla mostra.
Penagini studia infatti nel 1907-1909 all'Accademia di Monaco "ed è stato forse il primo in Italia a capire Van Gogh e Gauguin, già nel 1910-12, dipingendo con un tono giallo-arancio, 'impazzito di luce' come il girasole montaliano, prima di approdare dagli anni venti ad accordi freddi di preziosa raffinatezza. Col suo colore commosso, è stato uno dei nostri artisti che hanno saputo dipingere la natura (paesaggi, animali, fiori, frutti, vegetazione) con più intensa poesia" sottolinea Pontiggia.
Nel 1913-16 gravita intorno alla Secessione Romana, dove si appassiona alle opere di Matisse. Il risultato di queste suggestioni, unite alla luce di Terracina e di Positano dove si trasferisce per l’incerta salute nel 1914-1919, è una pittura dai colori intensi e solari, che ha nella natura (paesaggi, animali, fiori) il suo principale soggetto. Negli anni venti Penagini sperimenta invece originalissime tonalità verdazzurre, come si vede nelle opere che dipinge a Dormelletto (Novara) nel 1920 e in Sardegna (1921-22). Si avvicina poi al Novecento Italiano, partecipando alle sue principali rassegne. Dal 1923 si trasferisce definitivamente a Solcio, sul lago Maggiore, dove dipinge paesaggi e temi naturalistici, soprattutto con luminose gamme chiare di intensa poeticità.
La mostra del Museo del Paesaggio raccoglie tutti i principali capolavori dell’artista, tra cui Putto, fiori e pere, 1911, della collezione VAF Stiftung, Mart, influenzato dalla Secessione Viennese; Verso la sorgente, 1912, e Nudo con mascherina, 1915, dai solari colori vangoghiani; le incendiate nature morte del periodo di Positano (Carciofi; Vaso di fiori di zucca; Piatto con pesce e agrumi, tutti del 1918); la potente Cieca che fila, 1921-1922, collezione VAF Stiftung, Mart, e Donne che mietono, 1921-22, del periodo sardo; Mele su alzata bianca, 1925, esposta nel 1926 alla I Mostra del Novecento Italiano; i candidi Paesaggio invernale, 1930, e Piazza S. Stefano, 1935, entrambi del Museo del Paesaggio.
Accompagna la mostra una ampia monografia con testi di Elena Pontiggia (ricchi di dati inediti e di precisazioni filologiche sull’opera dell’artista) e di Volker Feierabend. La mostra rimarrà aperta fino al 25 giugno.
Informazioni
'Siro Penagini. Il poeta della natura' Museo del Paesaggio Palazzo Viani Dugnani in via Ruga 44 a Verbania. Orari: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso Lunedì. Prezzi: intero 8€ - Ridotto 5€
Info: segreteria@museodelpaesaggio.it