/ Politica

Politica | 17 marzo 2023, 16:40

“Con delega fiscale possibilità di tasse differenziate per le aree montane”

Bussone (Uncem): “Una flat tax per le aree alpine e appenniniche? Ragioniamoci: ottima occasione per territori, enti ed imprese delle terre alte”

“Con delega fiscale possibilità di tasse differenziate per le aree montane”

"La Delega fiscale, la riforma del fisco che il Consiglio dei Ministri ha esaminato giovedì, e l'avvio dell'iter normativo parlamentare, sono la naturale cornice nella quale inserire una fiscalità peculiare e differenziata per le aree montane”. Lo afferma il presidente nazionale Uncem Marco Bussone.

Che prosegue: “Da vent'anni se ne parla, con pochi risultati. Si sono fatte invece zone franche nei porti, zone economiche speciali, zone economiche ambientali nei parchi naturali, qualche cosa hanno fatto le Regioni, in particolare sull'Irap, ma un piano organico nazionale di sgravi e differenziazione per chi vive e lavora in montagna, per negozi, imprese, cittadini, artigiani, non è stato fatto. È urgente. Una flat tax per le aree alpine e appenniniche? Ragioniamoci. Costa troppo, ci dicono i tecnici MEF? Qualche miliardo l'anno? Valutiamo piuttosto ricadute, benefici, in termini sociali e ambientali. Se non ci saranno spazi per la revisione del catasto, come ci viene detto, si accompagni piuttosto questa riforma per le zone montane inserita nella delega fiscale, con la definizione dei Livelli essenziali delle Prestazioni alla quale lavora il Ministro Calderoli nel quadro dell'Autonomia regionale differenziata. Sono certo che con il Ministro Giorgetti, che conosce benissimo il tema fiscalità peculiare per le zone montane, potremo fare un buon lavoro. E sin d'ora lo ringrazio”.

“La delega -sottolinea Bussone- consente spazi anche per ridefinire cespiti e riequilibrio per il sistema degli Enti locali montani, promuovendo un superamento delle sperequazioni e del sistema fiscale basato su rimesse dello Stato, sempre più basse, senza cespiti diretti manco per le Comunità e per le Unioni montane che può lasciar spazio a valorizzazione di beni sul territorio, mantenendo ad esempio nei Comuni l'Imu di categoria D, oggi destinato allo Stato. Può portare anche alla valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali, se si rimette in pista una delega in merito, caduta dopo il 2015. Sia per le imprese, sia per i cittadini, sia per gli Enti locali, vi è nella delega fiscale e nei decreti che seguiranno il contesto perfetto per riforma, riequilibrio, riconoscimento e attuazione della specificità dei territori montani. È il momento giusto".

Redazione

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore