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Attualità | 02 marzo 2023, 18:40

Borghi (Copasir): ''TikTok è un problema di sicurezza nazionale''

L'esponente Pd del Comitato parlamentare ribadisce la necessità di introdurre norme a tutela della privacy degli utenti

Borghi (Copasir): ''TikTok è un problema di sicurezza nazionale''

Il Copasir ha aperto una indagine conoscitiva nei confronti di TikTok. Servirà ad approfondirne rischi e insidie nascoste nella possibile condivisione di dati sensibili col governo cinese. Una decisione che segue altre azioni condotte da diversi Stati occidentali contro il sociale network cinese. Quella del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza, è la risposta italiana all’allarme lanciato dall’FBI per le preoccupazioni per la sicurezza nazionale.

Enrico Borghi, ossolano, parlamentare del pd, è uno dei componenti del Copasir.

Senatore, perché di quest’azione contro TikTok?

‘’Tik Tok è un tema di sicurezza nazionale, come dimostrano la decisione della Ue e degli USA di vietarlo ai dipendenti pubblici. Sto rispondendo a Ossolanews dalla Danimarca, dove in questi giorni il Parlamento ha deliberato di vietare l’uso di questo social ai deputati. Questo avviene perché abbiamo un rischio 'Cambridge Analytica' dietro l'angolo, cioè quello della profilazione, della schedatura e della cessione dei nostri dati. La legge cinese dà obbligo a ogni persona cinese, fisica o giuridica, di consegnare alle autorità statali ogni informazione di cui dispone nel caso in cui lo Stato lo richieda, pena la prigione. Non c’è privacy che tenga. La conseguenza è che l'Italia deve al più presto recepire il 'Digital Services Act', l'accordo realizzato a livello europeo tra la Commissione europea e le principali piattaforme, finalizzato a introdurre norme per la tutela e garanzia degli utenti". Già nella scorsa legislatura, dopo una visita a Washington, il Copasir accese già un faro sul popolare social network . Oggi il fatto che gli Stati Uniti e gli apparati di sicurezza degli Usa abbiano aperto un'istruttoria formale nei confronti di 'TikTok' non fa che confermare le preoccupazioni che già a suo tempo avevamo manifestato’’.

Ma che pericoli corriamo utilizzando Tik Tok?

‘’Noi stiamo vivendo l'epoca del capitalismo della sorveglianza: una serie di piattaforme digitali, che utilizziamo quotidianamente, acquisiscono per finalità di varia natura i nostri dati, dalla posta elettronica, ai gusti sessuali delle persone fino alla geolocalizzazione: veniamo 'profilati'". Il problema è che quando c'è un'attività così massiva di social network che fanno esplicito riferimento a Stati che mantengono una postura non conforme con il nostro ordinamento costituzionale, nel caso specifico la Cina, si apre un doppio problema . Il primo è un'estrazione di dati sensibili nella nostra popolazione, in particolare in quella più fragile e inconsapevole dei giovani e minorenni; il secondo problema consiste in attività e campagne di disinformazione che possono essere condotte attraverso questo strumento e che da una parte fidelizzano gli utenti su logiche falsate e dall'altra condizionano, anche pesantemente, la nostra modalità di vita. Facendoci credere ciò che non è, e nel frattempo controllando in ciò che facciamo, diciamo e quindi pensiamo’’.

Renato Balducci

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