Politica - 23 novembre 2022, 15:30

“Anche il Piemonte riconosca la qualifica di Oss al termine del percorso di istruzione professionale”

Il consigliere Sean Sacco (M5S): “Si continua a prendere tempo su un tema che andrebbe affrontato di tutta fretta. Presenteremo un odg per chiedere che la nostra regione segua l’esempio della Toscana”

“Ad oggi, in Regione Piemonte, non basta frequentare gli istituti professionali ad indirizzo 'Servizi per la Sanità e l'Assistenza Sociale' per ottenere la qualifica di operatore socio-sanitaro. Dopo il percorso di studi, a differenza di quanto accade in altre realtà italiane è infatti obbligatorio frequentare un corso abilitante da 1.000 ore”. È quanto segnala il Consigliere Regionale M5S Piemonte Sean Sacco.

“Martedì -così Sacco- abbiamo sollevato la questione in Consiglio regionale, con un’interrogazione a mia firma, per chiedere che la nostra Regione segua l’esempio portato avanti dalla Toscana. Una Regione che ha dato vita ad un protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per il rilascio della qualifica al termine del percorso di studi, tramite specifici accordi con le Asl, favorendo di fatto l’occupazione giovanile in un settore alla continua ricerca di figure professionali adeguate”.

“In Consiglio l’Assessore Chiorino -conclude il consigliere 5 Stelle- ha spiegato che il tema è oggetto di discussione nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, per procedere ad una definizione della questione a livello nazionale. Una scusa come un’altra per prendere tempo su un tema che andrebbe affrontato di tutta fretta. La Giunta regionale, infatti, deve mettere in campo tutte le misure per favorire l’inserimento dei ragazzi e delle ragazze nel mondo del lavoro e per sostenere un settore gravemente in difficoltà come quello della sanità. Presenteremo un ordine del giorno in Consiglio regionale per chiedere che il Piemonte segua l’esempio della Toscana e promuova lo stesso indirizzo all’interno della Conferenza Stato-Regioni”.


C.S.