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Cronaca | 04 maggio 2022, 20:53

UPO, “sgomento” per la sorte del ricercatore Djalali

La notizia che circola nelle ultime ore, è che la condanna capitale ai danni di Ahmad venga eseguita entro il 21 maggio

UPO, “sgomento” per la sorte del ricercatore Djalali

L’Università del Piemonte orientale, l’ateneo presso il quale ha lavorato a lungo Ahmadreza Djalali, lo studioso e ricercatore iraniano-svedese in medicina dei disastri e assistenza umanitaria attualmente detenuto in Iran e sul cui capo pende una condanna a morte per spionaggio è “pronto – come conferma il responsabile della comunicazione - a rimettere in moto tutte le forze, peraltro mai venute meno, per fermare di nuovo questa macchina”.

La notizia che circola nelle ultime ore, sulla possibilità che la condanna capitale ai danni di Ahmad venga eseguita entro il 21 maggio “ci ha riempiti di sgomento” dicono ancora dall’UPO. L’università sta collaborando con Amnesty International per sostenere con ogni mezzo l’appello dell’organizzazione umanitaria a favore del ricercatore ed è pronta a muoversi con i canali istituzionali “per scongiurare ancora una volta questo incubo”

 

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