Cultura - 01 maggio 2022, 12:00

Se l’ex edicola del quartiere Pontini diventa una micro galleria d’arte moderna

Accade a Biganzolo, per volontà di un’associazione che prova a fare qualcosa di nuovo

Spiare l’arte. Un modo diverso, urbano e certamente più informale, di vivere l’arte moderna, spiandola da una fessura. Era stata illustrata così, dai promotori, la finalità della nuova galleria sorta lo scorso anno in località Pontini ai piedi di Biganzolo, sull’argine del torrente S. Giovanni, nel chiosco un tempo occupato dall’edicola. Chiosco che si trova a due passi dalle altre tre attività del posto, un bar, una parrucchiera e un alimentari.

Il micro atelier, “Migam” il suo nome, è stato inaugurato a ottobre 2021 con la mostra in ricordo di Emilio Chiodoni, pittore locale morto una decina d’anni or sono. È possibile sbirciare all’interno, avevano fatto sapere i responsabili di questa iniziativa, Diego De Piccoli e Neil Devenport, e osservare di volta in volta l’opera di un artista diverso. Dopo Chiodoni, è stato possibile vedere dalla feritoia un acrilico su tela realizzato da Luca Bidoli, artista di San Donà di Piave. Poi la scultura del pugliese Corrado Bove, quindi una tela del verbanese Paolo Giacomello. Ora c’è Massimo Falsaci, seguiranno Marco Esteban Cavallaro, Emanuele Mezzadri e altri ancora. All’esterno del Migam i visitatori trovano, invece, dépliant a illustrare l’esperienza globale. Per Verbania si tratta di una realtà nuova che, a detta di molti, merita la massima attenzione e il rispetto da parte dei cittadini, nella speranza che anche l’amministrazione intervenga magari per offrire un sostegno economico.

Non solo la micro galleria, però. Poco più in su, in piazza Morrone a Biganzolo, è nato anche lo spazio collegato “Lakeside”, sempre per volontà di De Piccoli e Devenport. Si tratta in questo caso di un vecchio negozio che ora è stato attrezzato come laboratorio e per ospitare incontri culturali. La zona, vale ricordarlo, è in pieno fermento (creativo) valutato che di recente, come avete letto su VcoNews, ha anche avviato una raccolta firme per spingere l’amministrazione comunale a ricostruire il ponte romanico crollato trent’anni fa a causa dell’alluvione. Nel tempo è stata realizzata una passerella in legno che avrebbe dovuto essere provvisoria, ma che si trova ancora lì.

Redazione