Sanità - 21 aprile 2022, 19:00

Nursind Piemonte: "Se si trovano risorse per le armi si trovino anche per la salute".

Il sindacato degli infermieri chiede fronte comune con le Regioni per le risorse. Dal primo luglio stabilizzati circa 1137 tra infermieri, oss ed altri sanitari

Ieri il Nursind Piemonte ha incontrato il presidente del Piemonte Alberto Cirio sul tema delle stabilizzazioni e sul potenziamento della sanità, ricevendo la conferma che dal 1 luglio sarà stabilizzato il personale sanitario in possesso dei requisiti previsti dalla legge di bilancio, circa 1137 tra infermieri, oss ed altri sanitari. 

"Abbiamo espresso - spiegano- la nostra preoccupazione circa la necessità di nuove risorse in quanto le unità stabilizzabili non permetterebbero di garantire la riorganizzazione postpandemica della nostra sanità". 

"Abbiamo condiviso il fatto che bisogna prendere atto che tali nuove risorse non possono che arrivare dal governo in quanto il Piemonte, ma non solo, ha dovuto finanziare l'emergenza Covid con oltre 330 milioni di euro che Roma non ha mai restituito, di fatto, autofinanziandosi", continuano.

Il Nursind rimarca che un innalzamento dei tetti di spesa del personale non può che arrivare con nuove risorse nazionali. "Il problema delle risorse inoltre non riguarda solo il tema delle assunzioni ma l'attuale situazione metterebbe a rischio anche pagamento degli incentivi indennità , straordinari ecc".

Cirio ha informato il sindacato che è in corso una forte trattativa tra il governo e le regioni ed eventuali nuove risorse che potrebbero arrivare saranno sicuramente destinate a nuove stabilizzazioni e assunzioni per riorganizzare la sanità  piemontese, si pensi ad esempio all'aumento dei posti letto, al potenziamento dell'assistenza domiciliare, all' infermiere di comunità  e a quanto previsto dal DM 71.

Infermieri e personale sanitario in primis.

"A tale proposito abbiamo espresso la necessità che le aziende possano rivedere e rimodulare l'attuale fabbisogno di personale.

Riteniamo che il sindacato in questo delicato momento debba fare fronte comune con le regioni per la richiesta delle risorse necessarie  al governo nazionale. Lo stesso governo che si era impegnato a non tagliare sulla sanità, anzi ad investire. D'altronde se  sono state trovate risorse  per le armi che si trovino anche per la sanità. Auspichiamo che la trattativa con il governo si chiuda favorevolmente con l'arrivo di risorse sufficienti a non rispedirci ad una situazione prepandemica con una sanità che è cambiata completamente. Tutto ciò nell'interesse dei cittadini e del diritto alla cura e all'assistenza". 

Ad Asti il Nursind ha fatto richiesta alla direzione dei dati relativi alle cessazioni; spiega il segretario provinciale Gabriele Montana: "I tetti di spesa relativi al personale dipendono anche da quest'ultime, si andrà poi a integrare il personale stesso stabilizzando più operatori e assumendoli dalle graduatorie concorsuali disponibili".


Redazione Asti