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In Breve

| 20 dicembre 2021, 16:16

Quindicenne morto sugli sci: Procura e Guardia di Finanza al lavoro per ricostruire l'incidente

Lutto per il giovane Filippo Allorio, deceduto sabato dopo una caduta. I ricordi della scuola, il cordoglio delle istituzioni

Filippo Allorio aveva 15 anni

Filippo Allorio aveva 15 anni

La Procura della Repubblica di Vercelli sta svolgendo accertamenti sul tragico incidente costato la vita al quindicenne Filippo Allorio, morto all'ospedale Maggiore di Novara dove era arrivato in condizioni disperate per le conseguenze di una caduta patita sulle pista di Alagna. 

A spiegarlo, in una nota, è il procuratore Pier Luigi Pianta: «La Procura della Repubblica di Vercelli sta svolgendo accertamenti finalizzati alla ricostruzione della dinamica dell'incidente e all'individuazione delle eventuali responsabilità, avvalendosi della polizia giudiziaria del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza».

Il giovane, che faceva parte di un gruppo impegnato in una lezione e seguito da un maestro di sci, era impegnato nella discesa lungo la pista di rientro: l'incidente è avvenuto lungo un falsopiano in località Zaroltu dove il ragazzo è stato trovato a terra, privo di sensi e in arresto cardiaco. Il tratto era battuto e considerato di media difficoltà. 

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«Verso le 10 di sabato 18 dicembre - prosegue la nota della Procura - una pattuglia della Stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Alagna Valsesia, impegnata nella vigilanza delle piste da sci, era allertata per prestare i primi soccorsi all'adolescente che giaceva oltre la pista battuta di media difficoltà, in stato di arresto cardiocircolatorio. Dopo il massaggio cardiaco, il ragazzo era prelevato dall'eliambulanza, dotato di equipe medica, per essere trasportato presso l'ospedale di Novara, dove veniva sottoposto ad un intervento chirurgico e successivamente constatato il decesso».

Fin da subito, Monterosa 2000, la società che gestisce gli impianti di risalita, aveva assicurato la propria piena disponibilità con le autorità per arrivare a chiarire dinamica e cause dell'incidente.

Filippo viveva a Invorio con i genitori Rossella e Claudio e il fratello gemello Matteo. Entrambi i ragazzi erano studenti della quinta ginnasio al Don Bosco di Borgomanero, dove avevano frequentato anche le scuole medie.

"Sono quelle notizie che non vorremmo mai comunicare - scrive in una nota la dirigenza dell'istituto - ma lo facciamo perché siate vicini alla famiglia, al gemello Matteo, e a tutti i nostri ragazzi che certamente dovranno essere supportati. La morte di un ragazzo ci trova sempre impreparati e facciamo fatica a farcene una ragione. Anche la fede resta sospesa nel dubbio e nell’interrogativo di difficile risposta. Però è proprio la fede che in questo momento può essere la nostra forza soprattutto per sostenere la famiglia che soffre e i ragazzi e le ragazze che saranno certamente smarriti".

Lunedì le lezioni nelle classi frequentate dai due fratelli sono state sospese e gli studenti di tutti i licei si sono ritrovati per un momento di preghiera comune.

Nelle stesse ore anche il presidente dell'Unione Montana, Francesco Pietrasanta, aveva diffuso una nota di cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane.

A nome di tutta l’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, socio di maggioranza di Monterosa 2000 S.p.A., gestore della piste del comprensorio di Alagna, sono a stringermi con affetto attorno alla famiglia del ragazzo che ha perso la vita nell’incidente - dice Pietrasanta -. Una fatalità devastante che non può e non deve succedere. Certo che la società e tutti gli attori coinvolti abbiano rispettato gli standard di sicurezza e le precauzioni dovute, come da sempre viene fatto, auspico che la Magistratura faccia velocemente chiarezza. Ringrazio i soccorritori per i tentativi fatti per salvare la vita del ragazzo".

Redazione Vercelli

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